- 22 Settembre 2002
«In Rai tutti sono "in quota" di qualche partito», aveva detto al Corriere della Sera Cesara Buonamici, conduttrice del Tg5. E nelle redazioni dei telegiornali la frase non è risultata gradita. «La lottizzazione c’ è stata, nessuno lo nega. Ma c’ è anche un sacco di gente che è entrata in Rai per concorso oppure dopo anni di duro precariato», spiega Federica Sciarelli, conduttrice del Tg3.
E lei, Federica, è una lottizzata?
«Ho fatto il concorso per una borsa di studio. Sono arrivata seconda, dietro a Dario La Ruffa, su 10 mila partecipanti. Come prima destinazione mi mandarono al Tg1, ricordo che c’ era Mentana giovane praticante. Ma alla fine dell’ anno di borsa di studio né io, né gli altri 29 vincitori fummo assunti. Anzi, due furono assunti. Meglio non indagare».
E quindi?
«Andai a lavorare al Senato. Ma pressata dal sindacato, otto anni dopo, la Rai assunse i famosi borsisti. Io andai al Tg3, con qualche titubanza perché persi metà dello stipendio. Al Senato guadagnavo 2 milioni al mese».
Abbiamo capito: lei non è lottizzata. Ma è politicamente schierata?
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