- 12 Maggio 2008
CLAUDIO SABELLI FIORETTI: Fra un po’ potrà vantare di aver doppiato la boa dei due milioni di copie vendute. Nel quasi totale silenzio della stampa italiana. Per la televisione,fino a poco tempo fa era un fantasma. Per gli italiani no. Gli italiani sono sempre accorsi in massa dovunque Marco Travaglio presentasse i suoi libri. Un fenomeno editoriale.
Negli Stati Uniti gli avrebbero già dedicato la copertina di «Time» e di «Newsweek». In Italia i settimanali e i magazine dei quotidiani lo ignorano. Solo grazie a Michele Santoro è tornato in tv. E qualche timida apparizione adesso avviene anche sui quotidiani più che altro quando lo si vuole trascinare nelle polemiche. Marco, sta finendo il periodo del silenzio e dell’assenza?
MARCO TRAVAGLIO: Vanto tuttora il minor numero di recensioni tra gli autori in classifica.
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- 9 Novembre 2003
Molti lo considerano un tremendo forcaiolo, un acritico giustizialista, un demonizzatore degli avversari politici che vorrebbe vedere tutti in galera. Per altri è un idolo, un coraggioso Robin Hood che combatte i ricchi e i potenti in difesa della legalità e contro la corruzione. Da quando Marco Travaglio parlò, nella trasmissione di Daniele Luttazzi, dei sospetti di rapporti mafiosi che si addensavano sul capo del leader di Forza Italia, è costantemente al centro di feroci polemiche. Per la Rai non esiste più, è come un fantasma. Ma i suoi libri vanno ugualmente in testa alle classifiche da quando lui, per presentarli, ha praticamente lasciato casa intraprendendo un giro d’Italia che non finisce mai.
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- 19 Agosto 2002
I suoi libri sono in testa alla classifiche ma lui sembra un desaparecido. Marco Travaglio non compare in televisione, non viene intervistato alla radio, sui quotidiani quasi nessuno lo recensisce. Perfino la storia di Mani Pulite, scritta insieme a Gianni Barbacetto e a Peter Gomez va a ruba nelle librerie ma non compare sui giornali.
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- 16 Agosto 2001
Marco Travaglio non era un giornalista molto famoso. Era giovane, molto bravo, puntuale nelle sue inchieste. Era di destra, lavorava al Giornale di Montanelli e ogni tanto scriveva qualche libro di successo come lo Stupidario del calcio (raccolta di sciocchezze dette dai giocatori e dai giornalisti sportivi) che vendette 50 mila copie o il Manuale del perfetto impunito (raccolta di dichiarazioni di inquisiti di Mani pulite) che arrivò a 25 mila copie.
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