Stefano Ricucci - (letta 9.743 volte)
Ha vissuto i suoi quarti d’ora di celebrità quando ha sposato Anna Falchi. Poi quando ha cominciato a comprare azioni del «Corriere della Sera» e tutti si chiedevano chi ci fosse dietro. I giudici cominciarono a tenerlo d’occhio anche per l’Antonveneta. Dalle intercettazioni vennero fuori frasi indimenticabili, «nun stamo a fa’ i furbetti der quartierino» e «vuoi fa’ er frocio cor culo degli artri». Poi la galera, Anna che lo abbandona. Oggi Stefano Ricucci ha pagato quasi tutti i suoi debiti. Pende ancora in tribunale l’aggiotaggio nella scalata al «Corriere». Ma la sua vita è ripresa, sia dal punto di vista personale che da quello professionale. Una cosa non sopporta. Essere definito «l’immobiliarista di Zagarolo». Ma oggi è di nuovo in pista. Vende, compra, compra, vende.

Come sta l’immobiliarista di Zagarolo?
«Anche lei? Ho costruito 56 appartamenti a Zagarolo, negli Anni 90. Avevo 21 anni. Adesso ne ho 45. Perché sempre Zagarolo?».

Forse perché è di Zagarolo.
«Sono nato a Roma, ho abitato a Santa Maria Maggiore. Dite Zagarolo per denigrarmi. Qualcuno scrive: "Diego Della Valle, l’imprenditore di Casette d’Ete"»?

Zagarolo fa più ridere.
«Negli ultimi sei anni mi sono occupato soprattutto di finanza. Ho fatto operazioni per 3 miliardi di euro. E pensi: lontano da Zagarolo». 

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