- 3 Marzo 2005
Uomini quasi sconosciuti si muovono dietro il rutilante mondo dello spettacolo. Nomi che dicono poco alla gente: Presta, Mora, Caschetto, Franchino. La gente conosce la Ventura, conosce Bonolis, ma ignora che ogni loro mossa è consigliata, concordata, a volte imposta da questi Richelieu che poco appaiono e molto decidono. Sono i loro potentissimi agenti. Si dice che comandino più dei capistruttura e dei direttori di rete. Lele Mora è il più importante. Quando sono andato ad intervistarlo, in quelle due ore hanno telefonato una dozzina di star che più star non si può. Ero in mezzo ad un crocevia di visibilità e di successo. «Non ho tutto questo potere che dicono», si difende Lele. «Rappresento artisti di un certo valore ma non vado mai da un direttore generale a dire: “Ok, lei vuole Simona, però mi deve prendere due veline, due schedine, e Walter Nudo”. Io non faccio né pacchi né pacchetti come fa qualche mio collega».
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