- 13 Novembre 2003
Nella sua prima vita era un democristiano di successo. Sconfiggeva il grande Gava a Napoli e combatteva con audacia lo strapotere di De Mita. Alla fine era diventato un ministro autorevole ed ascoltato. Nella seconda vita venne massacrato da Mani Pulite e dintorni. Se la cavò con molte assoluzioni, un po’ di prescrizioni e una condanna per finanziamzento illecito dei partiti. Conobbe la galera ed ebbe un infarto con annessa estrema unzione e il sesto by pass. Nella terza vita, la resurrezione. Opinionista di successo, best seller in libreria, mondanità e nuovo potere politico. «C’è anche un’altra vita, la prima», ricorda Paolo Cirino Pomicino. «È una vita di cui vado orgoglioso: ero una persona seria e facevo il neurochirurgo al Cardarelli di Napoli».
Non è passato alla storia per quello. Parliamo degli altri periodi.
«Dal consiglio comunale di Napoli, al ministero del Bilancio. Un crescendo di soddisfazioni».
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- 30 Luglio 2002
E’ stato uno dei protagonisti della vita politica della Prima Repubblica. E lo ha raccontato nel suo libro "Strettamente riservato". Poi è stato travolto da Mani Pulite. Circa quaranta processi che lo hanno visto spesso assolto, spesso prescritto, un paio di volte condannato, una volta in via definitiva, per la maxitangente Enimont. Adesso esce un secondo libro, "Dietro le quinte". Pieno di aneddoti, di curiosità, di retroscena. Paolo Cirino Pomicino, pseudonimo Geronimo: insieme a quelli di Bruno Vespa e a quelli di Giulio Andreotti, i suoi libri scandiscono la vita politica italiana.
Cirino Pomicino, che cosa è successo dal suo ultimo libro?
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