- 17 Giugno 2004
Attenzione: se lo incontrate per strada non raccontategli nulla di riservato. Franco Bechis, 42 anni, è uno di quei giornalisti per i quali la notizia è un mito e non c’è regola morale. Spesso ha un registratore in tasca e un microfono nascosto sotto la manica della giacca. Nel suo ufficio di direttore di Tempo, mi mostra tutti i marchingegni elettronici, suoi complici in decine di scoop. Ne parla come un latin lover delle sue conquiste femminili. "Quando ero capo della redazione romana di Milano Finanza", ricorda, "lo studio personale di Andreotti, primo ministro, era al piano di sotto. Il portiere mi avvisava se arrivavano personaggi importanti e io correvo ad aspettarli in ascensore. Avevo sempre dei registratori nascosti addosso. Praticamente vivevo in ascensore".
Leggi tutto »