Gianfranco Ferré - (letta 15.230 volte)

Vanitoso e narcistista. Gianfranco Ferré, 55 anni, architetto per laurea, stilista per carriera, 118 chili portati con grande disinvoltura, 1.520 miliardi di fatturato, 7.800 metri quadrati di sede nel centro di Milano. Sì, è vanitoso e narcisista. Ha un rapporto di grande corrispondenza di affetti con lo specchio. “Sono narcisista perché ho un senso innato del piacere della qualità. Mi guardo spesso allo specchio, senza problemi. Mi piaccio anche se sono fuori della norma. Mi curo. C’è compiacimento in me tutte le volte che vedo la mia immagine”.

Narcisista all’ultimo stadio.

Io sono uno di quelli che ama guardarsi nudo.

E si piace.

Mi piaccio, mi piace la mia carne, mi piace come sono fatto, mi tocco, mi carezzo, mi pizzico, sono soddisfatto di me.

Si piace anche se è fuori della norma. Il fatto di essere grosso non è un problema per lei?

Non è mai stato un problema. Non è che io sia nato grosso. Mi sono ritrovato grosso.

Improvvisamente?

No, ci sono state delle tappe. Prima ho avuto un incidente. Ho rotto tibia, perone e calcagno e sono stato ingessato un anno e mezzo. Poi ho smesso di fumare. Così mi sono irrobustito. D’altra parte nella mia famiglia, da parte di mia madre, c’è una tradizione di uomini robusti.

E da parte di padre?

C’è una tradizione di uomini atletici e belli.

A lei piacciono gli uomini magri?

Non troppo. E’ difficile che io apprezzi uomini troppo magri. Mi piacciono i fisici con una certa solidità.

Lei è stato anche più robusto di adesso.

Ho cambiato il mio genere di alimentazione. Faccio ginnastica.

La ginnastica è una tortura.

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[csf ::: 20:14] [Commenti]
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