- 5 Maggio 1994
Loredana, anche lei nuda come fosse una ragazzina in cerca di prima scrittura?
No, che c’entra? Io ho cominciato a fare le foto vestita. Ad un certo punto non avevo più niente da mettermi e allora ho detto al fotografo: “Ho finito i vestiti, o mi fai delle foto dentro al letto oppure basta”.
E lui che cosa ha detto?
Ha detto: “Si, si, mettiti dentro al letto”.
Sarà mica voglia di trasgressione…
Ma va! Ormai! No, mi sembrava di lavorare con Newton. Sono nudi artistici.
Ma lei è trasgressiva?
Io sono sempre la stessa. Fin dal primo disco, nel 1972, ero considerata ribelle. Già allora dicevo le parolacce e mi facevo fotografare a tette nude. Oggi faccio esattamente le stesse cose, dico le stesse cose. Non mi sembra di essere trasgressiva.
Lei è vera, autentica?
La gente sa che non sono un bluff. Il rock è un modello di vita, non è solo suoni.
Una rock star non può vivere normalmente?
Mai io vivo normalmente. Io sono una persona normale.
Mi permetterei di mettere in risalto alcune differenze fra lei e una casalinga…
Certo, io ho la possibilità di esprimere cose che una casalinga non si azzarda a dire.
Vasco Rossi, commentando i suicidi delle rock star, ha detto che sono persone un po’ particolari…
Una rock star è una persona molto sensibile che vive in un mondo tutto suo. Ma io non sono d’accordo con Vasco Rossi. Sono più d’accordo con Jovanotti..
Eppure anche lei ha tentato il suicidio una volta…
Ma per motivi del tutto diversi. Erano giochi di sfide, giochi di mente. Ero coinvolta in una atmosfera tutta particolare…
Cioé?
Borg era pazzo. Aveva in casa tre pistole e ci giocava puntandomele alla tempia. Una volta premette il grilletto. E poi mi disse che era carica.
E lei?
Io gli dissi: “Ma sei scemo?” E gli detti una scarica di botte.
Il suo tentato suicidio fu un gioco?
Un gioco un po’ più spinto degli altri. Uno l’aveva fatto lui. E uno ho dovuto farlo anche io.
Le rock star giocano anche con la droga…
Io non sono d’accordo su droghe e trasgressioni di questo tipo…
Veramente lei parlò una volta di droga…
Io non è che ho provato la droga. Ho vissuto con uno come Bjiorn Borg che era un’aspirapolvere. Di droga ne viaggiavano dosi industriali. Quando eravamo all’estero,
non quando stavamo in Italia. Vivevamo in un contesto nel quale questo tipo di trasgressione era normalissimo.
Ma allora quello che ha detto sulla droga e le rock star…
Ma io in quel periodo io non facevo la rock star, facevo la moglie. Era una cosa da ricca borghese. La pagava lui la roba. Io non avevo una lira per comprarla.
Gli svedesi la trattavano malissimo…
Malissimo. Quando arrivavamo in Svezia i giornali scrivevano: “Bentornato Bjiorn. Purtroppo c’è Loredana”.
E il re che diceva?
Il re, ufficiosamente, mi diceva: “Sto dalla parte tua”. E io non capivo. Quale parte? Come Bush.
Che c’entra Bush?
Quando andammo alla Casa Bianca mi misero un sacco di guardie del corpo attorno. Chissà, forse avevano paura che mi spogliassi improvvisamente. Io avevo le
mie borsettine a forma di orsetti che ricordavano un po’ Cicciolina. Bush che doveva essere un grande consumatore di film di Cicciolina, mi disse anche lui: “Sto dalla parte tua”. E io dicevo: “Perché mi dice così?”
Vi picchiavate spesso con Borg?
Spesso. Io gli spaccavo in testa le sue adorate racchettine. Ne aveva cento in casa e le teneva tutte sotto il letto.
Lei forza molto la sua immagine di sinistra. Ma è sempre stata così politicizzata?
Sempre. Ho votato Democrazia proletaria e Rifondazione comunista soprattutto. Mi piace molto Bertinotti. Ma anche Cossutta.
Ha letto i sacri testi?
Quali?
Il Capitale, il Manifesto…
Il Capitale no. Ho letto Fromm, Goethe. Il Manifesto non l’avevo letto, ma l’hanno ristampato, quello piccolino, un amore, ce l’ho sul letto, bellissimo, l’originale
com’è? Un volumone?
No, è uguale.
Piccolo così? Un amore. Parole chiarissime. Mi piace.
E il libretto rosso di Mao?
Non lo trovo.
Perché ha perso la sinistra?
Occhetto non ha più credibilità.
Viene accusato di non aver preso le distanze da Bertinotti…
Era Bertinotti che doveva prendere le distanze da Occhetto.
Perché Berlusconi ha vinto?
Perché ha dato una immagine rassicurante, anche se finta. La gente è stata plagiata da lui.
Molti uomini di spettacolo si sono dichiarati per Berlusconi…
L’hanno fatto tutti per interesse.
Gianni Borgna ha scritto: “La Berté esprime il nocciolo della teoria dei bisogni”.
Mi piace. Ha ragione.
E che cosa vuol dire?
Che io sono una vera arrabbiata.
Sicura?
Io fin da piccola ero contro qualcuno e contro qualcosa. Io già quando avevo cinque anni volevo andarmene di casa. Quando se ne andò mio padre io
dissi: “Speriamo che se ne vada anche mia madre”. Invece mia madre non se ne andò e a 12 anni me ne andai io.
Lei ha detto, in una intervista: “Che male c’è se io andassi con una donna?”.
Non c’è nessun male. Un’esperienza come un’altra.
Esperienza che lei ha fatto?
No. A me piacciono gli uomini. Per andare con una donna dovrebbe scattare qualcosa di straordinario.
Qual è la cosa che hanno scritto di lei che l’ha più ferita?
Un articolo di Andrea Barbato, che mi è sempre stato odioso. Quando Borg tentò il suicidio scrisse che io l’avevo rovinato, che ero praticamente una donna di strada.
Lei ha dichiarato: “Io posso arrivare anche a 12 uomimi al mese”…
Questa è una stronzata. Dove l’ha letta? Io quando sono innamorata sono fedele.
Appunto: dodici uomini al mese quando non è innamorata.
Ma figuriamoci. Dove si trovano dodici uomini? Qua non se ne trova nemmeno uno di uomo. Sono tutti spaventati, rincoglioniti…
Non sono più gli uomini di una volta…
A me piacciono quelli che prendono l’iniziativa, un po’ figli di puttana…
Voi donne li avete un po’ distrutti gli uomini…
Io non ho mai distrutto gli uomini, a me piacciono così, duri, veri. Gli altri mi fanno tenerezza.
Lei è sicura che il suo impegno politico non sia un fenomeno di opportunismo? In fondo è famosa e ricca…
No, io non sono ricca…
Beh, non muore di fame…
Io faccio delle lotte pazzesche perché il biglietto di ingresso ai miei concerti sia molto basso.
Per fare questo lei rinuncia ad un ingaggio alto?
Certamente. Siamo in venti tra tecnici e musicisti, Costiamo venti milioni e a me ne rimangono quattro, lordi.
Qual è l’uomo che ha amato di più?
Borg.
Il più tenero?
Borg.
Quello che ha lasciato la traccia più visibile nella sua vita?
Borg.
Loredana, lei lo ama ancora…
Era il Diavolo e l’Acqua Santa, il dottor Jackill e Mister Hide…
L’uomo che le è piaciuto di più sessualmente?
Borg. Mi ha fatto scoprire un altro mondo. Abbiamo superato ogni confine.
Non ha ricordi di altri uomini?
Borg li ha cancellati tutti.
Borg ha dichiarato che lei era un’assatanata sessuale…
Ha dichiarato un sacco di stronzate. Era proprio il contrario. Io dovevo girare per otto ore in casa con chiodo, reggicalze e tacchi a spillo.
Solo?
Solo. Facevamo l’amore sempre e dovunque. Ad Hong Kong su un taxi.
E il taxista?
Impassibile.
Poi?
Su un campo da tennis…
All’aperto?
No, a Wimbledon, al chiuso. Poi un casino di volte sul suo aereo privato, con i piloti che facevano finta di non vederci.
Insomma una pacchia…
Finché non è arrivato il guru.
Il guru?
Si. E gli disse: niente più sesso.
E lei?
Io mi mettevo incredibili baby doll.
E lui?
Lui mi diceva: ma copriti, non hai freddo?
E lei?
Io dicevo: freddo? Sto scoppiando dal caldo, adesso mi tolgo il baby doll.
E lui?
Mi rimandò a casa mia, a Milano.
Quanto durò l’astinenza sessuale?
Sei mesi. Ero incazzata nera.
Borg era sospettoso?
Era maniaco. Faceva venire sempre dei tecnici a controllare le linee telefoniche. E a controllare che non ci fossero microfoni nascosti. Aveva ragione però.
Perché?
Perché i giornali le pensavano tutte. Ogni volta che mettevamo un annuncio per cercare una cameriera si presentava, in incognito, una giornalista per essere assunta.
Chi le piace dei personaggi televisivi?
Ghezzi, sono pazza di lui. Lerner più di Riotta. E più di De Aglio.
Santoro?
Poco. Non mi piace il genere. Come Costanzo. Non mi piacciono questi salotti. Io credo di essere l’unica in Italia che non è mai andata da Costanzo. Un record.
Queste trasmissioni sono troppo scontate, banali.
E Funari?
Per carità, questi di destra non li sopporto. Funari, Sgarbi, Ferrara, Minoli: cambio canale. Rai Due, insopportabile. Io guardo solo Rai Tre.
Perché vi siete lasciati con Borg?
Perché gli svedesi sono razzisti. Dopo quattro anni di matrimonio io ho detto: lo vogliamo fare un figlio? Io ho fatto solo dischi nella vita, vorrei fare anche qualcosa di
più serio. E la madre mi rispose: un figlio italiano? Mai.
E che cosa c’entrava la madre?
C’entrava, c’entrava. Disse: tu un figlio da Bijorn non lo avrai mai perché Bjiorn deve avere solo figli svedesi.
Che cosa pensa delle donne che non vogliono invecchiare? Che si rifanno il seno, gli occhi, le cosce, le labbra?
Io non dico no. Dico: con parsimonia. Io sono contro il silicone. Io sono tutta vera. E poi non è detto che si migliori. La Parietti, per esempio, sta malissimo con
quelle labbra, starebbe meglio con le labbra naturali. Un po’ di lifting, però, ogni tanto, va bene.
Lifting ma senza esagerazione…
Le donne sono come le automobili. Ogni tanto debbono fare un piccolo tagliando. A noi che stiamo sempre davanti al pubblico, un po’ di lifting ce lo dovrebbe pagare
lo Stato.
La sinistra riuscirà a prendersi la rivincita alle prossime elezioni?
Si. Perché questi signori di Berlusconi governeranno malissimo. Non riescono a mettersi d’accordo nemmeno per gli appuntamenti.
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