Alessandro Cecchi Paone ha la sindrome di Alessandro Magno. Cioè quando va in guerra preferisce la compagnia di un uomo a quella di una donna. Secondo Buttiglione è un peccatore. Secondo Mirko Tremaglia è un culattone. Secondo Fisichella, uno da licenziare. Secondo il pensiero laico e liberale fa quello che vuole della propria sessualità. E ha il coraggio di dirlo. Ma quando l’ha detto, alle ultime elezioni europee, è stato trombato. Io lo conosco da tanti anni, da quando i lettori di Sette lo elessero personaggio televisivo più sexy, da quando era sposato con la bella madrilena Cristina, da quando si arrampicò su un larice per salvare la mia gatta Paolina che non sapeva più scendere. E starnutì per mezzora, essendo allergico. In occasione delle europee il filosofo Gianni Vattimo che si presentava con i Comunisti Italiani (Alessandro con Forza Italia) lo definì, a Telelombardia, «una cloaca umana».

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