Marco Rizzo - (letta 8.963 volte)

Per Piero Fassino è un mascalzone. Per i comunisti italiani è il numero due, dopo Oliviero Diliberto. Per i vecchi amici è Yul, a causa della sua testa pelata come Yul Brinner. Maria Laura Rodotà, quelli con la testa lucida come lui (Velardi, Rondolino, Minniti, La Torre) li chiamava Lothar. Sull’onda, la pelata era diventata trendy e si era diffusa, ma Marco Rizzo, 43 anni, rivendica la primogenitura. «Mi sono rasato a zero 22 anni fa al campeggio». Ma non era un look da fascista? «Un po’. Una volta dei compagni che non mi conoscevano, a una manifestazione, mi volevano picchiare. Erano gli anni Settanta. Io ero del Movimento studentesco torinese».

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