- 18 Settembre 2003
Tutto quello che è successo e che sta ancora succedendo nel calcio italiano ha avuto inizio da lui, da Luciano Gaucci, 65 anni, presidente del Perugia, del Catania e della Sambenedettese. Reclami, proteste: alla fine il suo Catania è rimasto in B ma il pandemonio era ormai scatenato. E intervenuto perfino il governo a stabilire promozioni e retrocessioni e l’Italia calcistica è rimasta per molte settimane col fiato sospeso. Perché è così importante il calcio in Italia? Lo spiega lo stesso Gaucci, un florido romano che ha raggiunto il successo e la ricchezza con una impresa di pulizie e che è famoso perché non riesce a tenere a freno la sua esuberanza. «Una volta per dimenticare le amarezze della vita c’era l’osteria», filosofeggia. «Ci si andava a perdere tempo, a incontrare gli amici, a ubriacarsi. Adesso per dimenticare le amarezze della vita non resta che il calcio».
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