- 2 Dicembre 2004
Lui è l’uomo del 61 a 0, il cappotto che il Polo ha imposto all’Ulivo alle ultime elezioni politiche in Sicilia. Gianfranco Micciché. È anche l’uomo che qualcuno volle coinvolgere nello scandalo della coca al ministero dell’Economia, un paio di anni fa. Si poteva anche sospettare, a voler essere maliziosi, che fra i due episodi ci fosse correlazione. Il successo crea invidia. Però, a dirla tutta, quando lessi del pusher fotografato mentre entrava nel ministero, non mi meravigliai più di tanto. Micciché lo ricordavo, quando ero direttore di Cuore, disegnato mentre sniffava coca dal suo amico d’infanzia Vincino Gallo. L’ipergarantista Vincino. Micciché, come la mettiamo? Mangiando gamberoni alla griglia e bevendo vino siciliano davanti alla sua casetta nel parco delle Madonie Gianfranco Micciché parla di tutto. Da un po’ di tempo si agita. Quando si parla di rimpasti, di lui non si parla. Quando si parla di coordinatori nazionali, lui rimane a bocca asciutta. Nonostante quel 61 a 0. O forse per colpa del 61 a 0?
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