- 25 Marzo 2001
Una rivoluzione silenziosa, senza spargimento di sangue: la liberazione della donna. Il nuovo ruolo del maschio, la fine della famiglia patriarcale, la parità, i nuovi equilibri. Ma veramente senza vittime? Che fine ha fatto l’uomo? E la donna è felice? La coppia ha retto all’urto frontale? Se ne parla da anni sui giornali, nei libri, nei film. L’ultimo bacio di Muccino è uno di questi film. Giulia e Carlo, i protagonisti, sono una coppia del Duemila. Giovanna Mezzogiorno è Giulia, donna tradita ma vincente.
Giovanna, l’uomo è cambiato?
No. E’ sempre lo stesso. Prima però aveva degli obblighi sociali: capofamiglia, lavoratore, responsabile. Oggi non più. Ed è venuta fuori la sua vera natura.
Donna è meglio?
Sfatiamo questo mito. Le donne non sono migliori degli uomini. Ma partoriscono, e quindi sono più stabili, anche sentimentalmente. Sono meno leggere, più affidabili. Agli uomini le responsabilità danno fastidio.
Altre differenze?
L’uomo è semplice. La donna è concreta, terrena. La donna è maliziosa. L’uomo è trasparente. Forse perché è sciocco.
Anche nell’"Ultimo bacio" sembra che l’uomo non voglia responsabilità. Poi però diventa affidabile.
Se il film continuasse, se ci fosse "Ultimo Bacio 2", l’uomo la tradirebbe ancora.
E lei?
Anche lei. Carlo e Giulia rappresentano una realtà mediocre, basata su valori di facciata.
Carlo si mette tranquillo per convinzione o per pigrizia?
Per paura. La gente sta insieme per paura della solitudine, del mondo esterno. E’ difficile incontrarsi, innamorarsi, accoppiarsi. Perciò quando la coppia esiste, si ha paura di lasciarla.
Era così anche nella società dei nostri nonni. Oggi invece vediamo grandi sfaceli. Matrimoni che durano tre mesi.
E’ quello che succede alla gente famosa. Non quello che succede alla gente normale. I vip non sono la verità.
E lei?
Io non cado nella trappola della paura. Ho tanti difetti ma non sono vigliacca. Se sto male, me ne vado. Se rimango è perché ho scelto.
Non c’è il rischio di rendere tutto precario? Di confondere un sassolino con un macigno? Di distruggere quello che il vecchio sistema della coppia "obbligatoria" riusciva a difendere?
Stare insieme tanto tempo prevede il superamento della noia, dei tradimenti, delle bugie, della mancanza di desiderio. Alla base ci deve essere una estrema voglia di stare insieme.
Vede gente innamorata in giro?
I miei genitori sono stati insieme 25 anni. Hanno superato difficoltà allucinanti.
Suo padre si innamorò di una donna americana, ebbe una figlia. I suoi si separarono.
Fu come un fulmine che li colpì e spaccò tutto. Ma la loro voglia di stare insieme era troppo forte. E tutto tornò come prima. Carlo e Giulia invece rappresentano un fenomeno molto diffuso. La gente sta insieme tradendosi, mentendosi.
Il matrimonio tra Carlo e Giulia si basa su una bugia. Quando Giulia chiede che cosa c’è stato tra lui e la ragazzina, Carlo risponde “Solo un bacio”.
L’onestà è difficile.
E’ importante?
Una relazione non può essere basata sulla menzogna.
Magari sul silenzio.
No.
Lei fa parte di quel manipolo di donne che quando tradiscono il loro uomo tornano a casa e dicono: “Caro, sono stata a letto con un altro”?
Non mi è mai successo. Ma lo farei.
Si torna a casa e si dice: “Ho tradito ma non è importante, continuiamo a stare insieme”. Roba da killer.
Da killer perché si dice che non è importante. Un tradimento non può non essere importante.
L’uomo è sempre lo stesso, ma la coppia è cambiata…
La donna si è emancipata. Ma gli uomini la vorrebbero ancora a casa.
A volte si è assaliti dal dubbio che la libertà non abbia portato grandi vantaggi. Che in fondo la vecchia famiglia patriarcale con tutte le vessazioni fosse meglio di questa società nucleare, ricca di solitudini.
Della propria emancipazione una donna può fare quello che le pare. Può fare figli, rapine in banca, calendari nuda. Oggi ci sono molte sedicenti attrici che fanno più copertine con le tette di fuori che film decenti.
A lei lo chiedono?
Si. Io certa stampa non posso averla proprio perché non mi voglio spogliare.
Stampa di serie C.
No, no. Stampa importante. Non mi faccia fare i nomi.
Però finalmente la considerano per quello che è e non come la figlia di Vittorio.
Sta scherzando? Ma lo sa che ancora oggi sbagliano il mio nome? Curzio Maltese, sul "Venerdì", mi ha chiamata Vittoria Mezzogiorno.
Oggi la donna corteggia?
Apertamente. Prende l’iniziativa. Abborda.
Come l’uomo?
L’uomo è diretto, la donna insinuante.
Che cosa prova una donna respinta?
Respinta? L’uomo prende tutto quello che gli passa sottomano.
La donna ce la fa a stare da sola?
Se un uomo a 40 anni va in discoteca con gli amici a cuccare le ragazzine è una simpatica canaglia. Se lo fa una donna o è una mignotta o una sfigata. La vita da single per una donna è un campo minato.
Giulia reagisce al tradimento di Carlo in maniera isterica…
Anche io reagirei in maniera violenta. Eppoi Giulia è incinta. Il dolore di un tradimento in gravidanza è molto più acuto di un dolore normale. Si sente meno bella, meno desiderabile.
Che tipo di uomo le piace? Il duro che non deve chiedere mai?
Per carità. Ma non sopporto nemmeno il sensibile-mammone che ti piange addosso. Il mio primo grande amore era così. Ho fatto la crocerossina e non voglio farlo più.
Le piacciono gli uomini di oggi?
Mica tanto. Ma le donne ancora meno. Continuano a modellarsi a seconda del criterio maschile. Guardi le mie colleghe. Sono come gli uomini le vorrebbero: donne-oggetto. La donna è la prima a non volere la parità che rivendica.
Che dovrebbe fare?
Opporsi. Non collaborare. Nessuno le impone di spogliarsi in continuazione. E’ avvilente vedere una donna che sbatte in faccia a tutti i propri attributi.
Esistono diversi tipi di amori?
Sicuramente. Non credo che ci si innamori una sola volta nella vita.
Forse è possibile provare tutti i tipi di amore con la stessa persona.
E’ meglio avere esperienze con persone diverse. Ci fa crescere di più, ci mette alla prova.
E per diventare una coppia felice?
L’amore è un sentimento profondo ma anche fragile. Perché la coppia duri ci vuole dedizione e partecipazione.
Lei è felice?
La parola è impegnativa. Sono soddisfatta, contenta.
Come si accorge di essere innamorata?
Mi batte il cuore. L’innamoramento è una cosa fisica, anzi chimica.
Quanto dura la fase dell’amore?
Non saprei quantificare. Un po’. Poi finisce. Dopo c’è dell’altro.
Lei piange?
Io sono una piagnona. Ma non in amore, in generale. Piango al cinema.
Le donne piangono, gli uomini no.
L’uomo considera la donna un individuo fragile e nevrotico, vede il pianto femminile come una forma di ricatto, di lagna, una palla, che strazio, ora bisogna consolarla, ma che hai? L’uomo è spietato, manca di comprensione. Una lacrima può essere un segno di isteria ma anche di reale sofferenza. L’uomo non ha voglia di capire. E forse non ne è capace.
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