- 14 Novembre 2002
Affascinante? Fredda? Sexy? Ipocrita? Catherine Spaak ha fatto parte dei sogni erotici degli italiani. Aveva 16 anni quando interpretò la splendida ninfetta che stimolava la voglia matta di Ugo Tognazzi nel film di Salce. Oggi che ha 56 anni la gente la ricorda soprattutto signora per bene, conduttrice per quindici anni del salotto di Harem con continue puntate su sesso ed eros. Da quest’anno, per vederla, bisogna spostarsi su “La7”, per “Il sogno dell’angelo”, fantasie erotiche, storie straordinarie, medicina alternativa, fiabe.
Allora, signora Spaak, è ipocrita? “Ipocrita no. Semmai maliziosa. Affascinante no. Semmai carismatica. Eppoi divertente. Talvolta provocante”. Sexy? “No, sensuale”.Veramente dicono di lei che è fredda. “Stereotipi. La mia riservatezza inganna”.
Rai Tre, la rete della sinistra, le ha chiuso Harem e nessuno protesta. La sinistra protesta solo per Santoro.
“Nemmeno io protesto. Diceva Audry Hepburn: “Quando chiedi aiuto non trovi nessuno, però hai una mano, la tua mano che ti deve aiutare. Poi, quando hai capito la lezione, ricordati che hai un altra mano. E quella serve per aiutare gli altri””.
Questa è saggezza.
“Non mi aspetto mai niente dagli altri. Sono presuntuosa”.
E’ vero che l’Italia è il Paese dei voltagabbana?
“E’ una connotazione umana. L’uomo è fatto molto male”.
Si sente mai adulata?
“Si. E mi dispiace per la persona che lo fa”.
Molti complimenti per essere invitati alla sua trasmissione?
“Lo chiedono senza fare tanti salamelecchi”.
Ne sono passate centinaia dal suo salotto. Marina Ripa di Meana disse di essere caduta in una imboscata.
“Non mi era simpatica all’inizio, ma ho scoperto che è molto intelligente. Adesso siamo amiche”.
E’ successo mai il contrario?
“Persone che pensavo fossero simpatiche e invece no? Francesca Archibugi fu difficile da interpretare, molto chiusa”.
Ha dei trucchi per sbloccare i caratteri chiusi?
“Le energie che ognuno di noi emette si incontrano soprattutto quando si è seduti vicino”.
Per questo si sposta come un folletto sui divani.
“Cerco la vicinanza fisica. Dopo un po’ la persona si rilassa e si apre”.
Lilly Gruber non si rilassò quando le chiese della fotografia in topless.
“In seguito ci siamo sentite parecchie volte e sempre con molta simpatia reciproca”.
Una foto della Spaak in topless quanto vale?
“Non esiste. Ma in qualche film si è visto il seno. Poco”.
Alla Gruber disse: “Se una non vuole farsi fotografare in topless basta che non si tolga il reggiseno”.
“Non ricordo. Comunque lo penso”.
Riesce a recuperare sempre?
“Quasi. Giordano Bruno Guerri mi combinò un bel casino. C’era Barbara Palombelli in trasmissione. Lui disse: “Posso raccontare una storiella?” Io dissi di sì, purché fosse attinente al tema. Invece raccontò una storia molto volgare, del tutto gratuita, solo per scandalizzare le signore presenti”.
E lei?
“Ho interrotto la trasmissione. Gli ho detto: “Riprendiamo dopo che lei si sarà scusato con le signore”. Si scusò”.
Una volta Wendy Windham se ne andò.
“Per colpa di Aldo Busi. Le disse, traducendo il suo nome: “Lo sai che ti chiami “Prosciutti al vento?” Wendy si mise a piangere e scappò via”.
Che ricordi ha di quando era bambina?
“Quattro anni di collegio. Ero molto attaccata a mia madre e la separazione l’ho sofferta moltissimo. Un brutto periodo”.
Una mamma incapace di amare. Così l’ha descritta. Parole dure.
“Parole sincere”.
Anche il papà la trascurava?
“Mio padre era molto assente, l’ho frequentato poco. A me sarebbe piaciuto una grande famiglia con fratelli, sorelle, gente sempre per casa”.
Almeno i nonni…
“Mia nonna, Marie, la mamma di mio padre, era meravigliosa. Fu la prima donna senatore in Belgio. Suo figlio Paul Henry divenne primo ministro. Quando andava in Senato cominciava i suoi discorsi: “Mamma, signori…” Mia nonna si arrabbiava. “Non chiamarmi “mamma” in Senato!”
Del collegio che cosa ricorda?
“Un grande ippocastano con i fiori rosa. Io andavo nel bagnetto squallido e puzzolente, salivo sulla tazza, aprivo il piccolo oblò e parlavo con quest’albero che mi faceva compagnia”.
Idoli?
“Adoravo Gerard Philipe e ho avuto la fortuna di essere sua allieva per un anno. Fantastico”.
Voleva fare l’attrice?
“Al collegio firmavo autografi alle compagne di classe”.
Le compagne le chiedevano l’autografo?
“No. Ma io glieli firmavo lo stesso”.
“La voglia matta”: le piaceva quel personaggio di ragazzina viziata, maliziosa?
“No”.
Tognazzi le fece la corte?
“Pochissimo”.
Pochissimo?
“Mezz’ora”.
Lo dice con rimpianto?
“Con sollievo. Appena salita sulla sua macchina mi mise le mani addosso. Io urlai. Lui frenò, aprì la mia portiera e mi scaraventò fuori”.
Quattro film di grandissimo successo: “La voglia matta”, “Il sorpasso”, “La noia”, “L’armata Brancaleone”. Che cosa ricorda del periodo cinematografico?
“Era un mondo misogino. Quando giravamo “L’Armata Brancaleone” gli uomini mi prendevano sempre in giro, Monicelli e Gassmann me ne dicevano di tutti i colori. Io ero molto timida, arrossivo, diventavo proprio viola e Vittorio si divertiva molto a insultarmi, puttana, troia. Mi faceva piangere. E tutti si divertivano da morire a vedermi imbarazzata e offesa”.
Lei ha avuto tre mariti.
“Sono sicuramente nel mondo dello spettacolo quella che ha avuto meno storie d’amore. Eppure si dice: “Quella donna ha avuto tre mariti””.
Fece scandalizzare mezza Italia…
“Osai fuggire con mia figlia quando il tribunale decise di togliermela. Finii in manette”.
Perché le tolsero la bambina?
“Motivazione: essendo la signora Spaak attrice, e quindi di dubbia moralità, per il bene della bambina…”
Cita testualmente?
“Tra virgolette”.
Altri tempi.
“Il coraggio che ho avuto a quella età è stato meraviglioso. Nessuno si può rendere conto di che cosa significhi trovarsi i fotografi nelle stanze d’albergo, nelle cliniche. Un fotografo, travestito da infermiere, mi scattò una foto mentre il ginecologo mi stava visitando e quindi può anche immaginare la mia posizione”.
Perché smise con il cinema?
“Avevo problemi di salute, anoressia, andai in analisi, non riuscivo a lavorare. Ero sposata con Johnny Dorelli che non aveva piacere che lavorassi. Diceva: “Ce n’è già uno e basta”. Era anche nata mia figlia. Ho cominciato a scrivere, prima per Ulisse, giornale dell’Alitalia, e poi per il Corriere della sera. Direttore era Di Bella”.
Lei sapeva che Dorelli era massone?
“Si, ma non ne vorrei parlare”.
Perché?
“Perché sono fatti suoi”.
Le seccava avere un marito massone?
“Non credo che si possa parlarne”.
Anche lei è massone?
“Non c’è massoneria per le donne”.
C’è.
“Non sono massone, non sono mai stata iscritta a un partito, non ho mai fumato marijuana, non so che cosa sia la cocaina…”
Perché non se ne può parlare?
“Lui non ne avrebbe piacere”.
A lei seccava?
“Non se ne parlava”.
Non se ne parlava perché a lei seccava?
“Non vorrei che scrivesse questo di Giorgio”.
Di massoneria bisogna parlare il più possibile. Per un minimo di decenza…
“Certo”.
Lei ha scritto anche quattro libri…
“Finivano tutti in classifica. Ma nessun critico letterario li ha mai recensiti”.
Le dispiaceva ?
“Era un pregiudizio stupido”.
Lei ha avuto problemi con sua mamma, ma anche con sua figlia.
“Il fatto che sia stata allevata dalla nonna è stato un grosso danno per lei e per me”.
Incomprensioni…
“Si”.
Lei vedeva sua figlia nei week end, la portava a spasso…
“Si”.
Drammatico?
“Si”.
Conseguenze?
“Da parte sua una forte rivalità, insuperabile”.
Che cosa fa sua figlia?
“E’ una bravissima attrice. Ha lavorato molto con Ronconi”.
Lei ha scritto che sua mamma le rubava i fidanzati.
“Mi riservo di non rispondere”.
E’ successo anche tra lei e sua figlia?
“Le problematiche sono diverse”.
L’ultimo suo periodo è stato quello televisivo.
“Forum, due anni”.
Perché solo due anni?
“Non volli subire la corte di una persona che aveva potere, quindi sono stata punita. E sostituita con Rita Dalla Chiesa”.
Dopo Forum, 15 anni di Harem. Miscela esplosiva. Erotismo con l’aria della signora per bene.
“Io non ho l’aria da signora per bene. Io sono una signora per bene”.
Filo di perle, tailleurino…
“Stereotopi ingannevoli…”
Faceva domande che in tv non si facevano.
“Non erano né volgari né insinuanti”.
Lei chiese a una signora se sarebbe andata a letto con un signore per un miliardo.
“Era appena uscito un film, Proposta indecente”.
Ha mai avuto una storia con una donna? Sa, è uscito un film.
“Le mie scelte sessuali le vorrei tenere per me”.
Le hanno mai fatto un offerta da un miliardo?
“Mai”.
Mezzo miliardo?
“Un signore offrì a mio marito una cartiera”.
E Dorelli che cosa rispose?
“Rilanciò. Due cartiere”.
Esistono ancora le proposte indecenti?
“A me non capita più. Sanno che picchio”.
Lei picchia per davvero.
“C’era un signore che mi molestava. L’avevo conosciuto al corso di meditazione buddista. Fra i meditanti c’era un signore cortese, educato. Mi faceva qualche telefonata, gentile. Poi cominciò a mandarmi messaggi osceni sul cellulare. L’ho denunciato. Ho cominciato a trovarmelo sotto casa. Chiamavo la volante. L’ultima volta mi ha messo le mani addosso. E io l’ho colpito con l’ombrello”.
Dove? In testa?
“Dove ho potuto. Dovunque”.
Come è finita?
“E’ a Regina Coeli, da un mese”.
Strana gente si incontra ai corsi di meditazione buddista.
“I malati ci sono dovunque”.
“Lei risponderebbe a Catherine Spaak che le fa domande sulla sua vita sessuale?
“No”.
Qual è la domanda più imbarazzante che abbia mai fatto?
“Non faccio domande imbarazzanti”.
Ha mai chiesto ad una donna se le piace il sesso senza amore?
“Non è una domande imbarazzante”.
Le piace il sesso senza amore?
“No, non provo attrazione se non provo amore”.
E’ gelosa?
“Si”.
Scenate? Mena? Tira piatti?
“Mi controllo. Chiusura totale. Silenzio”.
Lei torna a casa, trova il suo uomo a letto con un’altra. Silenzio?
“Non mi è mai successo”.
E’ mai stata tradita?
“Si”.
Chiusura totale? Silenzio?
“Sì”.
Lei ha mai tradito?
“Si”.
Perché si tradisce?
“Per inconsapevolezza, per leggerezza, per stupidità”.
Lei era inconsapevole, leggera o stupida?
“Stupida”.
Un uomo le ha mai detto di no?
“Sì”.
E come si è permesso?
“Me lo chiedo ancora”.
Si è mai interessata di politica?
“Non ho mai avuto una grande passione”.
Suo zio e sua nonna di che idee erano?
“Di sinistra”.
E lei?
“Non ho mai voluto schierarmi”.
Per chi ha votato?
“Mai per la destra”.
E quindi?
“Sempre a sinistra”.
Chi le piace a sinistra?
“Non vorrei parlare di politica. Non sono in grado di avere un giudizio, non conosco i politici”.
Ne avrà intervistato qualcuno…
“Molti. Andreotti…Craxi…”
Simpatici?
“Craxi è stato divertente. Io facevo le domande e lui rispondeva scrivendo su dei fogli. Poi li accartocciava e li buttava nel cestino. Alla fine sono andata a frugare nel cestino. Per vedere che cosa aveva scritto”.
Che cosa aveva scritto?
“Esattamente quello che aveva detto”.
C’è qualche giornalista che non le piace?
“Gualtiero Peirce. Quando scriveva sulla Repubblica mi attaccò in maniera assolutamente ingiusta. Io gli risposi con una lettera con un finale piuttosto duro”.
Tipo?
“Tipo vaffanculo”.
Lei è molto vicina alle filosofie orientali.
“Sì”.
In queste polemiche sull’Islam?
“Mi piace quello che scrive Tiziano Terzani”.
Che cosa è secondo lei l’adulazione?
“Una forma di paura”.
Chi è un adulatore?
“Non lo so. E se lo sapessi non glielo direi”.
Anche lei adulatrice.
“Non è il mio compito”.
Se un tg non dà certe notizie, è adulazione?
“No, è censura”.
Censurare lo speciale Blob su Berlusconi è adulazione nei confronti di Berlusconi?
“Non ho seguito la cosa”.
Bloccare una trasmissione di satira contro una persona è adulazione?
“Potrebbe essere”.
Lei è contro la caccia?
“Sì”.
Quando Sophia Loren fece pubblicità per le pellicce…
“Io la criticai”.
Ha avuto nella vita due grandi rivali, Lauretta Masiero e Gloria Guida.
Rivali?
Lauretta Masiero era la moglie di Dorelli prima di lei. Gloria Guida la moglie di Dorelli dopo di lei…
“Non ho mai avuto con loro né problemi, né frequentazione”.
E’ difficile strapparle un giudizio…
“Deve essere stato un periodo molto difficile per Lauretta quando io ho incontrato Giorgio”.
Con la Guida, stessa situazione a ruoli invertiti…
“No. Giorgio e Gloria si sono conosciuti quando noi ci eravamo già separati”.
A lei non piacciono le interviste vero?
“Mi piace intervistare, non essere intervistata”.
Forse perché è una donna fredda…
“Perché nessuno, nemmeno il più bravo giornalista, può mai rendere profondamente, onestamente, quello che è avvenuto”.
La perfezione non si raggiunge mai.
“Io quando scrivevo per il Corriere cercavo di seguire il mio istinto e non le regole”.
Male.
“Cercavo di riportare qualche cosa che mi aveva comunicato la persona aldilà delle parole”.
Malissimo.
“C’era sempre qualcosa di importante che non era una frase detta ma qualcosa che era successo. La maggior parte dei giornalisti non vuole dar retta a quella piccolissima cosa”.
Fortunatamente.
“Io sono convinta che lei scriverà cose molto diverse da quelle che pensa”.
Scriverò le sue parole. Non le mie impressioni.
“Lei avrà paura di essere deriso dai suoi colleghi”.
Io non ho paura di niente. Modestamente.
“Ricordo un amico giornalista del Corriere che un giorno stava leggendo un mio libro. Qualcuno è arrivato e gli ha detto: “Ma che fai? Leggi i libri della Spaak? Sei scemo?” E lui si vergognò”.
Qualche giornalista che l’ha soddisfatta c’è stato?
“Qualche volta è successo. Non mi ricordo il nome. Era una donna”.
La Fallaci?
“Al contrario. Quando mi intervistò la Fallaci i suoi pregiudizi erano enormi. Mi ha fatto dire cose che non avevo detto. Voleva sostenere che ero scema…”
E l’ha dimostrato?
“L’ha sostenuto. Non l’ha dimostrato”.
Gioco della torre. Raul Bova o Alessandro Gassman?
“Gassman è simpatico, è vivace, è per bene”.
Bova è antipatico, moscio e lazzarone?
“E’ un po’ troppo consapevole della sua fisicità”.
Feltri o Belpietro?
“Non saprei”
Panorama o Espresso?
“Non saprei”.
Cofferati o D’Alema?
“Oh Dio non posso”
Mimun o Mentana?
“Non voglio…”
Santoro o Biagi?
“Non posso…”.
Costanzo o Vespa?
“Non voglio”.
Ho capito. Lasciamo perdere.
“Sì. Questo gioco non mi piace”.
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