Raffaella Carrà - (letta 5.272 volte)

All’Auditorium Rai di Torino, Raffaella Carrà racconta il suo Gran concerto per i bambini. Ma, dopo laboriose trattative, Nostra Signora della Tivù decide di aggiungerci anche un’intervista. A patto che non si parli di “Carràmba, che fortuna!”, lo show abbinato alla Lotteria Italia che parte il 17 settembre, per non «bruciare» la conferenza stampa prossima ventura: «Sa, io a viale Mazzini ci vivo». Va bene: scarrambiamoci e partiamo.

Perché si diverte tanto a lavorare con i bambini?
«Perché mi ricordo di quando avevo quattro anni, volevo fare la ballerina classica e saltellavo sul tappeto della nonna ascoltando Una notte sul Monte Calvo di Musorgskij. L’ingenuità nessuno te la ridà mai».

Fiorello rifà in due minuti le elegantissime Canzonissime in bianco e nero. Tutti piangono la tivù di una volta, sì bella e perduta. Cosa aveva che oggi non c’è?
«Lasciava crescere i suoi protagonisti. Mi spiego. Oggi per fare un programma si prende un format, lo si adatta, si lancia un personaggio e stop. Ma così il personaggio non cresce mai, resta sempre quello. E prima o poi sparisce».

Invece, nella Rai black and white…
«Quando ho cominciato io c’era un direttore che vedeva tutto quello che facevo, ma proprio tutto, prove comprese. E mi diceva, di tutto, cosa gli piaceva e cosa no. Oggi invece è la tivù dei famosetti».

Famosetti?
«Ma sì, quelli che diventano un po’ famosi e si fermano lì. Anche perché hanno l’agente che vuole fare soldi, quindi non c’è mai tempo per prendersi una pausa e studiare. E poi non saprebbero nemmeno dove farlo. Tutte queste ragazze mi chiedono: come faccio a fare la sua carriera? Io: studiate. E loro: ma dove?»

Appunto: dove?
«Senta, è una vita che ripeto a ogni presidente della Rai che deve mettere su una scuola di televisione».

Invece, in cosa la tivù di oggi è meglio di quella di ieri?
«Nelle inchieste. Magari non sono così accurate come quelle che faceva Zavoli. Però c’è la Gabanelli, c’è Striscia. Loro denunciano e io, da cittadina-telespettatrice, mi chiedo: come mai nessuno fa niente?»

Lei è uno dei pochi personaggi diventati storici in vita. Che effetto le fa?
«Nessuno. Non ci penso. Io guardo avanti, non indietro. E poi la nostra sarà anche storia, ma è storia minore. Pensi che nel ‘78 facevo Ma che sera, rimasta famosa per la canzone Tanti auguri. Ricorda? “Com’è bello far l’amore da Trieste in giù”. Il programma era registrato. Rapirono Moro, io, sconvolta, chiesi di sospendere la messa in onda. Il dirigente Rai mi rispose che serviva ad alleggerire l’atmosfera».

Definisca in breve qualche collega. Mike Bongiorno?
«La televisione».

Pippo Baudo?
«L’organizzazione».

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[csf ::: 20:53] [Commenti]
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Giulio Andreotti - (letta 5.688 volte)

Tonino, un ex-seminarista, lavora nei servizi segreti fascisti, in una centrale di intercettazioni telefoniche. Il suo capo, Laconi, fiuta il vento e usa l’organizzazione per appoggiare il cambio di regime. Telefonate di cardinali, re, gerarchi, ministri, duci. Tra il 25 luglio e l’8 settembre. E qualcosa anche dopo. Nomi veri, Maria Josè, Mussolini, Acquarone, Acerbo, Grandi, Hitler, Petacci. Fatti veri. Titolo del libretto: “Operazione via Appia”. Autore: Giulio Andreotti. Visto l’autore, visto i contenuti, il libretto va letto in controluce?

Senatore Andreotti, nel risvolto di copertina del suo libro c’è scritto: “Chi sono Tonino e l’enigmatico dottor Laconi? Come è pervenuto ad Andreotti il manoscritto? Qual è il confine fra invenzione e realta? Senatore, chiariamo.
Ci sono: un sottofondo vero di cronaca, fortissime sovrastrutture di fantasia e notizie acquisite in modo differente.
E Tonino?
Era un mio compagno all’università di Roma che lavorò all’ascolto telefonico. Mi raccontava parecchie cose che ascoltava durante le intercettazioni.
Cose importanti?

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[csf ::: 10:56] [Commenti]
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Irene Pivetti - (letta 46.521 volte)

Fra qualche settimana la Sacra Rota dichiarerà che il matrimonio di Irene Pivetti con Paolo Taranta non è mai esistito perchè lei non voleva figli. Finalmente l’Irene sarà di nuovo una ragazza da marito.
Finirà anche questa aria di mistero attorno alla sua vita sentimentale? Sapremo finalmente qual è stato il suo primo amore? E i suoi fidanzati prima e dopo il matrimonio? Chi sarà il fortunato che riuscirà a farla palpitare d’amore?

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