Emanuele Macaluso - (letta 11.355 volte)

«Em. Ma.» non è una donna. E’ un vecchio e distinto signore che ha contribuito a fare la storia del Partito comunista italiano, Emanuele Macaluso (Em. Ma., dalle sue iniziali appunto). Non un ortodosso, spesso un eretico, quasi sempre un rompiscatole pronto a dire la sua su tutto anche a costo di andare contro la linea del partito. Em. Ma. è il suo «nome de plume» con il quale firmava i suoi corsivi sull’Unità e adesso firma la sua rubrica sul Riformista. Em. Ma. è riformista, anzi migliorista, due aggettivi che una volta erano offensivi. Oggi sono tutti riformisti, come sono tutti liberali, specie a sinistra, salvo poi spezzare il capello in dodici pur di essere divisi. Lo stesso Riformista, il giornale arancione diretto da Antonio Polito, è attaccato più da sinistra che da destra. Sergio Cofferati lo ha definito «il succedaneo arancione». Come dire che l’originale è Il Foglio e il Riformista è solo una scopiazzatura. Giovanna Melandri ha detto che non lo legge, perché deve leggere Il Foglio. Meglio un nemico intelligente che un amico stupido.

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Antonio Ricci - (letta 18.439 volte)

Giorgio Bocca, Enzo Biagi e Indro Montanelli si radunavano in gran conclave, un giorno all’anno, e stabilivano chi era il giornalista più bravo. Oggi Indro Montanelli non c’è più. Ma il premio «? giornalismo», inventato da Giancarlo Aneri, continua a laureare il meglio che c’è nel mondo dell’informazione. Notevole sorpresa quest’anno quando alla lista dei «grandi», ai nomi di Gian Antonio Stella, Gianni Riotta, Curzio Maltese, Natalia Aspesi, Ettore Mo, Claudio Rinaldi, Altan, è stato aggiunto il nome di Antonio Ricci, il creatore e direttore di Striscia la notizia. E cos? Antonio Ricci è stato trattato dai grandi vecchi del giornalismo italiano non come un autore di satira ma come il direttore di un vero e proprio telegiornale. Una provocazione?

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Alfonso Signorini - (letta 57.956 volte)

Scrivere della vita privata dei personaggi famosi è giornalismo? Per Alfonso Signorini, giornalista di Panorama, non ci sono dubbi. “Esiste il gossip ed esiste il pettegolezzo”, dice. E la differenza? “Il pettegolezzo distrugge. Il gossip costruisce”. Lui, naturalmente, è il principe del gossip. Quindi tocca a lui spiegare. “Il gossip costruisce perché distrae e allieta. Ha anche una funzione terapeutica”.

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