- 28 Settembre 2006
Luciano Lutring, il solista del mitra: oggi vive a Masino Visconti in un bilocale panoramico sul Lago Maggiore intasato dai suoi quadri. Aveva un sacco di anni di galera da scontare ma la doppia grazia, prima Pompidou e poi Leone, per meriti artistici, lo ha restituito 30 anni fa alla vita civile. Onesto. Dipinge, scrive libri, ricorda. Quella volta che il suo complice per la paura se la fece sotto, che puzza. Quella volta che la moglie gli disse: «Bella quella pelliccia di ermellino», e lui spaccò la vetrina e rubò la pelliccia. «Le banche non sono più quelle di una volta. Adesso mi fanno fare la fila. Una volta mi servivano subito». «Io e Cuccia lavoravamo nello stesso settore, le banche». È un fiume di parole Luciano Lutring. Un po’ italiano, un po’ milanese. E di intercalari. Sì o no? Comprendi quello che voglio dire? Comprendo e lo lascio parlare. Fare domande con Lutring è inutile.
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- 21 Settembre 2006
Scandalo. Ha dichiarato la guerra ai ricchi. Li vuole addirittura tassare. Vuole che paghino balzelli se arrivano in Sardegna con i loro megayacht. Vuole che paghino una super-Ici per le loro villone. Vuole che i loro aerei privati sborsino una tassa aggiuntiva per atterrare sull’isola. Non contento, ha fatto approvare il piano paesaggistico che vieta la costruzione di qualsiasi casa fino a tre chilometri dalla costa. Chi aveva approntato megaspeculazioni è servito. Renato Soru, centro sinistra, presidente della Regione Sardegna e proprietario di Tiscali, uno dei più ricchi italiani esistenti, proprietario di una villona sulla spiaggia sarda, non vuole più cemento sulle coste e si è inventato la tassa sui ricchi.
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- 14 Settembre 2006
Clementina Forleo, il magistrato che fa parlare di sé. E dà scandalo quando assolve presunti terroristi islamici e nella sentenza dice che bisogna fare attenzione a non confondere terrorismo con resistenza. La destra spara a palle incatenate. «Era una mattina difficile, gli attacchi mi piovevano addosso e mi sentivo persa. Avevo acceso la televisione e avevo sentito parlare di “braccio di ferro tra Pisanu e Forleo”. Mi sono sentita male». E quella mattina nacque la strana amicizia tra Clementina Forleo e Giulia Bongiorno, l’avvocato di Andreotti. «Mi avevano parlato di lei come di persona tenace, forte, grintosissima. L’ho scelta subito».
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- 7 Settembre 2006
Ai mondiali di calcio, in Germania, i tifosi tedeschi, alla fine delle loro partite, cantavano un loro inno. Sospresa: era Notti magiche, di Gianna Nannini. Soddisfatta? «Soddisfattissima, ma non lo sapevo. Non seguo il calcio».
Sai che l’Italia è campione del mondo?
«Vengo da una famiglia per la quale il calcio era più importante di tutto. Mio padre era presidente del Siena. Aveva anche giocato in serie D».
Forse comincia qui la tua storia di ribellione alla famiglia…
«Bravo. Hai ragione. Non se ne poteva più di calcio. Il rifiuto era inevitabile».
Tifo zero?
«Per il calcio mai. Ma mi agito a mille ma per l’Oca. Chi è nato in una contrada pensa solo al Palio. Il Palio è molto più importante del calcio».
Non hai guardato le partite del mondiale?
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