- 2 Agosto 2019
Per alcuni è un “simpatico cazzaro”. Per altri è un manager di valore. Per molti è un
instancabile donnaiolo. Poi ci sono quelli che lo hanno conosciuto come un accanito
giocatore di poker. In tutte le definizioni c’è un po’ di vero e un po’ di leggenda.
L’elenco delle donne che avrebbe conquistato, per esempio, è infinito: Bellucci,
Falchi, Colombari, Carla Bruni, Marcuzzi, Casalegno, Gerini, Autieri, Vento, Arcuri.
L’unica voce controllabile è che è stato anni con Lucrezia Lante della Rovere dalla
quale ha avuto due figlie, Ludovica e Vittoria. Quando lo intervisti è pacato e
prudente. Tra la domanda e la risposta passano sempre tre-quattro secondi
interminabili. Intercalari frequentissimi: “lo devo dire con franchezza”, “Posso dirti
una cosa?”, “Seguimi bene”, “Stammi a sentire”, “devo dire la verità”. E’
sicuramente un uomo di sport. Mostra con orgoglio la foto in cui tenta di dribblare
Maradona (ma non esiste il fotogramma del momento successivo). Giovanni
Malagò, presidente del Coni, è l’uomo che ha portato le Olimpiadi invernali a Milano
dopo aver fallito il tentativo di portare quelle estive a Roma.
Giovanni, quando avete esultato a Losanna per la vittoria di Milano-Cortina, hai
rivolto un pensiero a Virginia Raggi che ha affondato le Olimpiadi di Roma?
No. La ferita è completamente rimarginata.
Tutto dimenticato?
La cicatrice è rimasta. E rimarrà tutta la vita.
Vi hanno criticato per avere esultato in maniera sguaiata alla notizia della vittoria.
C’era una tale tensione che alla fine è scoppiata una reazione liberatoria. Avevamo
dormito due o tre ore al giorno, sudavamo, io cambiavo cinque camice al giorno, alle
sei di mattina dovevo prendere di nascosto un caffè con un membro del Cio, alle tre
di notte stavo con uno altro in terrazza a perorare la causa.
Ma avete vinto.
E qualcuno di troppo è montato sul carro del vincitore. Ma va bene così.
Chi è montato sul carro?
Non è nel mio stile entrare in dettagli del genere.
Se il Pd non avesse fatto fuori Ignazio Marino, le Olimpiadi a Roma ci sarebbe state?
Cento per cento sì. Siamo stati costretti a ritirarci mentre eravamo in corsa. E in
testa.
Come facevi ad essere così sicuro che avresti vinto?
Erano due anni e mezzo che stavo addosso come un matto ad ogni singolo membro
del Cio. Credimi, era cosa fatta.
Da piccolo ti chiamavano Giovannino.
Qualcuno continua a farlo. Altri, scherzando, qualche volta mi chiamano
“principale”.
Ti chiamano anche “Megalò”.
Copyright di Dagospia. All’inizio ci ero rimasto male. Poi mi sono reso conto che,
con tutti i soprannomi tremendi che D’Agostino ha affibbiato in giro, mi è andata di
lusso.
Madre cubana, scappata da Fidel. Dopo aver seppellito nel giardino di casa i gioielli
di famiglia.
Dopo tanti anni sono andato a Cuba con lei. La sua villa era diventata la scuola dei
figli dei generali russi insediati a L’Avana. Mia madre, dalle grate della cancellata, mi
indicò dove lo aveva sepolto.
Sei ricco? Benestante?
Benestante. I ricchi sono altri.
Hai denunciato un milione di euro, nel 2017.
Tutto pubblico.
Hai anche lo stipendio da presidente del Coni…
Sono 90 mila euro circa, malcontati. Quasi tutto va all’Aniene, il circolo di cui sono
ancora presidente onorario, che ha una sezione sportiva stupenda, Federica
Pellegrini, Simona Quadarella.
Voi finanziate gli atleti…
La parola “finanziare” è brutta. Vengono “supportati” durante la loro attività.
Vabbè, date loro lo stipendio.
Certo. Oppure non hanno lo stipendio ma hanno l’allenatore, oppure il
fisioterapista, oppure le trasferte, oppure l’ospitalità nelle foresterie. Tutte cose
finanziate con fondi privati, cioè con i soldi dei soci, come me, o i partner
dell’Aniene.
“La vita è fatta di momenti belli e di momenti belli”. L’hai detto tu, inguaribile
ottimista.
In realtà ci sono anche momenti tristi.
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Per me il bicchiere è sempre per tre quarti pieno, e forse anche di più.
Samocar è la tua azienda che vende macchine di lusso. Quante Bmw hai venduto?
Eravamo diventati i più grandi concessionari Bmw del mondo, battendo perfino la
loro filiale di Monaco di Baviera. Vendevamo 7500 Bmw all’anno.
Venti al giorno.
A quel punto la Bmw decise di comprare il nostro ramo di azienda dedicato alla
Bmw. Noi rimanemmo con Ferrari e Maserati.
E di queste?
Certi anni vendevamo anche 200 Ferrari l’anno. Adesso ovviamente meno. 100 pezzi
di Ferrari e 500 di Maserati.
Quanto costa una Ferrari?
Un tempo la 348 costava l’equivalente di 80-100 milioni di euro. Oggi è come
vendere una casa. Ci sono delle Ferrari, soprattutto quelle in produzione limitata,
che costano qualche milione di euro.
Quanto debbo aspettare per averne una?
Lascia perdere.
Chi compra una Ferrari, chiede lo sconto?
Qualcuno ci prova.
Una volta giocavi a poker, nel periodo “cazzaro”.
Giocavo con un gruppo di amici, Melega, Rinaldi, Caracciolo, Gavronski, Pietro
Calabrese…
Si può giocare a poker tra amici?
In realtà era un’occasione per stare insieme. Si giocava a casa di Caracciolo a
Trastevere, si mangiava, c’erano buone mozzarelle, buon vino. Prima di diventare
presidente dell’Aniene, nel 1997, per tanti anni ho giocato a Gim Rummy. Giocavo
abbastanza bene ed ho vinto abbastanza. Non era elegante battere i soci
Il colpo più grosso?
Una volta vinsi molti milioni.
Sei superstizioso?
Ho la mania del giallo. Vedi la mia scrivania?
Certo. E’ piena di cartellette trasparenti gialli.
Vedi gli evidenziatori?
Tutti gialli.
Ho una passione per il tredici che alcuni pensano porti sfortuna.
E tu?
Sai quanti pennarelli evidenziatori ho sul tavolo?
Lasciami indovinare: tredici.
Bravo. Se cammino per strada e vedo un gatto nero faccio di tutto perché mi
attraversi la strada.
E tredici a tavola?
Stupendo. Favoloso.
Organizzi cene per tredici?
Sicuro. E se qualcuno tira calci io gli dico che può anche andare a mangiare da
qualche altra parte.
Denis Pardo ha scritto: “Malagò è un prodotto frenetico che macina le sue molteplici
vite senza fermarsi mai per non perdersi nulla”.
E’ abbastanza vero. La vita può finire da un momento all’altro. E allora cerco di
andare incontro ai momenti belli della vita.
Se dovessi morire oggi?
Lasciamelo dire. Finora mi è andata alla grande.
Quanto a religione?
Sono un cattolico disordinato. Però tutte le sere dico da 45 anni: “Ti ringrazio mio
Dio per ciò che mi hai dato”.
E che cos’altro fai prima di dormire?
Prendo il sonnifero. Un sonnoinduttore. Non posso perdere tempo per prendere
sonno. Cerco di accelerare l’operazione. Comunque dormo tutta la notte con la
televisione accesa. Pensa a chi ha la fortuna/sfortuna di dormire con me.
Non puoi dire a chi ha la fortuna/sfortuna di dormire con te di spegnere la
televisione?
No, per carità. Mi sveglio. E poi ci sono i cani.
Quali cani?
I miei labrador. Una volta ne avevo quattro. Adesso due. Dormono tutti con me sul
letto.
E quella persona che ha la fortuna/sfortuna di dormire con te?
Poche persone dormono con me. Lo dico con franchezza.
Ami di più i cani…
Guarda il mio braccio. Lo vedi questo tatuaggio?
Certo che lo vedo. Una informe macchia nera.
Ma no! E’ il muso di Mu, il mio labrador adorato. Io avevo 58 anni quando è morto.
Lui aveva dodici anni.
I tuoi cani dormono con la televisione accesa?
A loro non da fastidio. Loro vivono con me. Li porto anche in ufficio.
Raccogli le cacche?
La raccolta delle cacche è un dovere etico.
Raccogli anche le cicche per terra…
Da qualche anno mi è presa anche la mania di pulire le spiagge. Giro con grandi
bustoni di plastica nera e li riempio di zozzerie varie.
Ti hanno definito Il Grande Gatsby di Roma Nord.
Maria Laura Rodotà. Una frase poco corrispondente. Credo che nessuno disconosca
il fatto che ho uno stile.
Lo stile. I gemelli?
No, mai. Qualcuno me li regala ed io li riciclo.
Papillon?
Mai.
Pochette?
Mai.
Camice?
Camice su misura. Sempre. Da ragazzino andavo da Midena, viale Bruno Buozzi. Poi
ho ereditato il camiciaio del mio papà. Madison. Quando ha chiuso ero disperato.
Come non capirti.
Adesso mi sono organizzato con una sartina che mi fa anche polsini e colletti di
ricambio. Vedi questo vestito che ho addosso adesso? Ha 27 anni.
Diete?
Mai. Sto attento nel mangiare. Solo cose sane. Detesto le salse. Il massimo è lo
spaghetto olio e peperoncino, o il pacchero coi pomodorini freschi. O il pesce fresco.
Poi faccio sport. Tennis, corsa, calcetto, canottaggio, nuoto, palestra, sci da fondo,
bicicletta.
Scarpe?
Su misura. Fatte da Gatto, un artigiano che non c’è più.
E come fai?
Da quando è morto niente più scarpe nuove. Le mantengo bene e poi le mando
nella sua bottega, dove me le risuolano.
Profumo.
Acqua di Parma.
Capelli?
Da 40 anni vado da Rocco a Piazza Euclide. Io sono tradizionalista e abitudinario.
Ogni tanto ci prova. Dice: tingiamo?
E tu?
Ma che sei matto? E allora, per convincermi, mi cita persone che io conosco e che si
tingono.
Chi si tinge?
Seguimi bene, non è elegante.
Dilemma fondamentale per gli uomini: slip o boxer?
L’uomo è solo boxer. Il mio concetto di eleganza non si applica agli slip.
Pigiama?
Mai usato.
E come vai a letto con i tuoi labrador?
Boxer e maglietta.
All’occhiello?
Sul rever della giacca c’è sempre lo scudetto tricolore con i cinque cerchi olimpici. Io
sono al cento per cento patriota.
Cento per cento.
Bevo bollicine italiane, il Ferrari, o il rosé pugliese, Due Palme, o il rosé Marvi
dell’Oltrepo pavese. O i grandi rossi piemontesi.
Cento per cento patriota. Ti chiamano al telefonino e parte l’Inno di Mameli. Non si
può sentire.
Rappresento il tricolore italiano nello sport. E’ un inno e comunque senza le parole,
solo la musichetta.
Sei un romanista. Romanista tiepido o romanista-romanista?
Io sono romanista-romanista ma non ho gli occhi foderati dal tifo.
Diresti mai “Forza Lazio”?
Molti dei miei migliori amici sono laziali.
Seguimi bene. “Forza Lazio” lo diresti?
Se c’è un motivo per cui lo debbo dire, lo dico.
E allora dimmelo.
Ma non c’è motivo.
Lotito è un genio o un avventuriero?
E’ una persona con energia ed idee fuori dal comune. Spesso sprecate.
Candida Morvillo defini la tua vita “una vita da simpatico cazzaro”.
Io penso che ognuno di noi, te compreso, è serio per 23 ore e 59 minuti. Se per un
minuto non sei un cazzaro, vuol dire che non hai voglia di vivere, c’è qualcosa che
non funziona in te, scusa se te lo dico. Il cazzaro è un plus.
Alessandro Di Battista, nel suo recente libro, ti ha definito: “Una piattola, un coatto
ben vestito”.
Non mi interessa commentare Di Battista. Ma non sono un coatto.
Tutte le polemiche: esami comprati, raccomandazione al fidanzato di tua figlia, due
ragazzi investiti, casa venduta in nero, abusi a Sabaudia. C’è accanimento nei tuoi
confronti?
Posso dirti una cosa? Non mi sento una vittima. Ma penso di avere dimostrato dove
era la verità in ognuno di questi casi.
Hai fama di donnaiolo.
Le donne mi hanno sempre attratto.
Ma sono giuste le donne che ti attribuiscono? Io non voglio sapere se tu sei stato
con Monica Bellucci…
Anche perché non direi niente. Se una persona ha una sua eleganza non entra nel
dettaglio degli affetti privati. Io non nego e non confermo niente.
Però io ho letto: “E’ stato perfino con Asia Argento”.
Non sono attratto solo da un cliché. E’ sbagliato immaginare – ma non c’entra
niente la persona che adesso hai citato – che qualche persona che sulla carta non
sembra quella “giusta” magari in passato non lo sia stata.
Quando ti contestavano di avere sempre storie con attrici o con donne famose o con
donne bellissime…
Come in tutte le cose della vita io sono un esteta…
Donne brutte mai…
Il discorso della bruttezza è soggettivo.
Arriviamo velocemente al “non è bello ciò che è bello…”
I dettagli sono tutto. Se una donna ha molta classe oppure è particolarmente
elegante oppure ha una forma di sensualità particolare, anche se non è molto
bella…
Hai avuto mai una storia con una fascista?
Si, si. Mi è capitato di tutto. Ho una trasversalità ampia.
Una laziale?
Siiiii.
Amico di Letta, amico di Lotti, amico di Renzi. Amico di tutti?
Posso dirti una cosa? Io sono una persona laica al cento per cento. Lo devo dire con
franchezza…Ho votato da tutte le parti…
Msi?
Da tutte le parti.
Lotta Continua?
Da tutte le parti. Fidati.
Mi fido.
Scrivi di me: “Amico di Walter Veltroni”. Ci tengo.
Ma certo, da tutte le parti. E diventare sindaco di Roma?
Mi è capitato di avere proposte da destra, dal centro e da sinistra.
Da tutte le parti.
Ho sempre rifiutato.
Ministro dello Sport?
In questo momenti non sono in grado di pianificare la mia vita.
Primo ministro?
Ribadisco. Laico.
Presidente della Roma?
Ogni tifoso sogna di diventare il presidente della sua squadra.
Finalmente, sulla Roma sei un po’ meno laico.
Ma non è una cosa all’ordine del giorno.
Alcuni atleti di talento, di origine africana, non possono gareggiare per l’Italia anche
se sono nati in Italia, perché non hanno la cittadinanza. Come si può risolvere?
Io non voglio dare indicazioni politiche. Però, essendo rappresentante dello sport,
ritengo indispensabile e doveroso lo “jus soli” sportivo.
Non ti lasciare troppo andare.
Io dico che è una vergogna che, se sei nato in Italia da genitori non italiani, tu non
possa difendere i colori italiani alle Olimpiadi.
I nuovi sport olimpici…
Il surf, l’arrampicata sportiva, il roller skate, il karate, il baseball, il softball e la break
dance.
Non è un salto un po’ eccessivo? Sai, io sono un po’ vecchio, per me i cerchi olimpici
sono Toni Sailer, Livio Berruti, Mark Spitz…anche quando vedo il curling o i tuffi
sincronizzati ho una crisi di rigetto.
Bisogna intercettare i giovani. Queste nuove discipline allargano il bacino
dell’interesse e di conseguenza salgono i diritti televisivi, quelli che tengono in piedi
tutto tramite gli sponsor…
Ricordo che una volta creava proteste la presenza della caccia fra le federazioni del
Coni…
Non è più così. E’ cambiato tutto. Adesso c’è la Federazione Italiana Discipline Armi
Sportive della Caccia.
Cosa cambia?
Fanno attività, manifestazioni e anche gare. Non uccidono animali.
Mancini disse che nelle squadre italiane giocano troppi stranieri e quindi è difficile
fare una nazionale valida.
Ha ragione. Spesso si è esagerato ma non si può andare contro la legge.
Ricordo l’Inter che giocava con undici stranieri.
E’ indispensabile che le federazioni cerchino di normare l’utilizzo dei giocatori
stranieri. Ma ci vorrebbe un gentlement agreement tra i presidenti.
Gioco della torre. Ferrari o Maserati?
Io giro con la Maserati. Ma salvo la Ferrari: è quella da cui è iniziato tutto.
Di Battista o Di Maio
Butto Di Battista. E’ troppo aggressivo nei miei confronti.
Salvini o Renzi?
Renzi nei confronti dello sport e del Coni ha avuto grande rispetto.
E Salvini no?
Sono sicuro che anche Salvini lo dimostrerà.
Pellegrini o Quadarella.
La Quadarella lo sa che è nel mio cuore. Però Federica è fuori gara.
Trump o Putin?
Posso dirti una cosa? Salvo Putin perché è molto ma molto ma molto vicino allo
sport e – devo dire la verità – lo ha anche dimostrato.
Ho scoperto una cosa interessante: Malagò è solito indossare un camice.
Malagò è un uomo elegante, forse è per questo che indossa il camice al posto delle camicie?