- 7 Aprile 2002
Fu una tappa fondamentale nella storia dei film hard: “Histoired’O”. La protagonista era una bellissima ragazza francese di origine italiana al suo primo film: Corinne Clery. Oggi Corinne è al Teatro Nuovo di Milano che recita il ruolo di una affascinante francese di 50 anni. Anche Corinne ha doppiato i cinquant’anni ed ha alle spalle una carriera che l’ha portata a recitare per i migliori registi e accanto ai più affascinanti attori. Resta un problema: ha 52 o 53 anni?
Io sono nata il 23 marzo del 1950, sono l’unica attrice che dice la sua età.
Mai diminuita?
Ho un figlio di 33 anni. Non posso mica averlo avuto a 15! Poi quale pezzo della mia vita togliere? Anche i miei errori mi piacciono.
Quali errori?
Da ragazza sono stata molto impulsiva. Sono partita per il mondo trascinando Alex, mio figlio. E lui si è ammalato. Aveva 11 mesi quando ha preso il colera e la salmonellosi: è stato per morire.
Come si fa ad essere sexy a 52 anni?
Ho preso coscienza della mia femminilità tardi, sui 40 anni. Prima non ci pensavo. Adesso sono proprio civettuola.
Siliconi? Liposuzioni?
Ma no. Basta vedere le mie foto!
Che cosa non le piace del suo corpo?
Le spalle troppo piccole.
Che cosa le piace?
La mia faccia. Ma ero anche famosa per un altro particolare. Lei mie amiche mi dicevano: “Beata te che hai un così bel sederino!”
Mai fatto un calendario?
No, ma lo farei. Il calendario della cinquantenne.
Ci sono altre cinquantenni belle come lei?
Fanny Ardant, Jacqueline Bisset, Edwige Fenech…
Jacqueline Bisset rifiutò di fare Histoire d’O…
Non mi risulta. Io tolsi il ruolo a un’attrice italiana, fidanzata del regista e segnalata da Carlo Ponti. Dalila Di Lazzaro. Non mi ha parlato per anni.
Dopo fece Kleinhoff Hotel. Pubblicizzato così: “Per la prima volta un atto sessuale non simulato”.
Pubblicità falsa. Basta pensare che l’attore con cui lavoravo, Bruce Robinson, per togliergli una mutanda, dovevano squartarlo vivo. Era molto “prude”. Non si voleva spogliare mai. Figuriamoci il sesso! Quando l’inquadratura era lunga c’era sempre un cuscino in mezzo. Nei primi piani eravamo sempre in pigiama.
Lei ha girato film con un incredibile numero di begli uomini.
Io ho avuto un debole per Adriano Celentano.
Scoop?
No. Non innamorata. Ma un debole l’ho avuto. Anche per Franco Nero ho avuto una piccola passione.
Scoop?
No. Ero innamorata di mio marito, Luca Valerio. Ho fatto un film anche con Renato Pozzetto, carino, buffo, simpaticissimo.
E Roger Moore, in Moonracker.
Generosissimo.
Lei ha baciato tutti questi begli uomini?
Si, li ho baciati veramente e anche bene. Il bacio è uno strumento di lavoro.
Suo marito era geloso?
Luca Valerio no. Ma adesso Giuseppe Ercole è gelosissimo. Appena gli dico che uno è simpatico, lui lo odia.
Capita anche di dover baciare uomini brutti.
Come in Histoire d’O. Quando il giovane attore tedesco mi baciava io mi sentivo male fisicamente. Mi veniva un eruzione cutanea.
E i fidanzati veri?
Il primo Wayaffe Hubert, il padre di Alex. Poi Luca Valerio, sette anni di matrimonio. Poi Marco Risi, Brando Quilici, un giovane architetto greco, Paolo Pazzaglia, Giovanni Zanardo, Luigi, un dentista romano.
C’è sempre un dentista nella vita di una bella donna.
E’ stata una storia importante. Ma liti continue.
La picchiava?
Uno schiaffo me lo dette. Io glielo restituii.
E’ violenta?
Qualche vaso a Beppe Ercole. Ma non per uccidere.
E’ gelosa?
Una volta ho buttato giù per le scale una signora.
Ha mai tradito?
Poche volte.
Il contrario?
E’ capitato.
Come si fa a tradire una bella donna come lei?
Con un’altra bella donna.
Sesso senza amore?
No. Mi piace vestirmi per un uomo, scendere le scale mentre lui mi guarda, il gioco degli occhi, lui che tocca di nascosto. E’ sessualità. Dei muscolosi non mi importa nulla. Non so che cosa farci dopo.
Ha avuto quasi solo fidanzati italiani.
Meno tre. Hubert, l’architetto greco e…
E…?
E’ seduto bene?
Dica.
Claude Lelouch.
Ecco lo scoop finalmente.
Una passione di sei mesi, travolgente.
C’è stato qualche uomo che l’ha respinta?
No, mai.
E lei chi ha respinto?
Warren Beatty, bellissimo. Oggi mi mangio le mani.
Si può resistere a Warren Beatty?
Un pensiero l’ho fatto, a dire la verità.
Le piacerebbe una storia omosessuale?
Mi capitasse Sharon Stone! Scherzi a parte, non sono portata. Però, mai dire mai.
Le sue grandi amiche?
Marina, Stefania, Nuccia, Genny. E Stefania Sandrelli. E’ come mia sorella.
Il suo difetto?
L’impazienza. Il caffè lo voglio subito. Passo col rosso. Metto la macchina in divieto. Se mi piace un vestito lo compro oggi, non domani.
Da Histoire d’O ad oggi lei è cambiata?
Sono migliorata. Più sicura, colta, buona.
Era visceralmente anticomunista.
In questo non sono cambiata.
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