- 24 Agosto 2002
Ha quell’aria stralunata che lo fa sembrare sempre sovrapensiero. Ha quell’aspetto assente che lo fa sembrare pigro. Ha quell’apparenza assonnata che lo fa sembrare sempre sul punto di addormentarsi. Invece è vivacissimo. Scrive libri, fa spettacoli, partecipa a trasmissioni, scrive rubriche. E’ un superattivo Gene Gnocchi, vero nome Eugenio Ghiozzi. Talmente superattivo che oggi, alle 17,30, sarà a Lavarone alla Biblioteca Comunale a presentare un suo vecchio libro ("Il mondo senza un filo di grasso", Bompiani)e ad anticiparne un altro di cui non ha nemmeno deciso il titolo ("L’intelligenza dell’aria" oppure "Sistemazione provvisoria del buio", Einaudi), un libro di poesie che uscirà prossimamente. Nel frattempo ogni giorno pubblica sul Corriere della Sera una rubrica in cui finge di scrivere un diario all’ombra di un ombrellone dei bagni Nettuno, tormentando personaggi veri e inventati, ma soprattutto i tre Savoia che tentano in ogni modo di rientrare in Italia.
Gene, questi Savoia? Come ti sembrano veramente?
Poco furbi, a leggere le loro interviste.
C’è tenerezza quando ne parli.
Sicuramente. Hanno un atteggiamento infantile, sono dei bambini. In fondo questa idea del regnare è una idea un po’ bambinesca, favolistica.
C’era una volta un re?
Appunto.
Ma li facciamo rientrare?
Facciamoli rientrare. Non darebbero fastidio. Non mi sembrano tre individui pericolosi. Mi sembrano una famigliola per bene, tranquilla.
Basterebbe un’intervista alla settimana per scongiurare il pericolo.
Certo. Si disinnescano da soli.
Perché fai tutte queste cose?
Perseguo tenacemente la filosofia che è meglio fare dieci cose male che farne una bene.
Meglio un giorno da leone o cento da pecora?
Meglio cento giorni da leone. Guardare, curiosare, cercare, sentire.
Che cosa vuol dire "Sistemazione provvisoria del buio?"
Sistemazione provvisoria del niente. Il buio è ciò che non si sa. Sistemare quello che non si sa è impossibile. Mi sono spiegato?
Ne so quanto prima. E "Intelligenza dell’aria?"
Il mondo rimarrà sempre sconosciuto, parlare di intelligenza dell’aria è una scommessa persa. Il mondo va per la sua strada.
Ah, volevo ben dire. Sei per il maggioritario o il proporzionale?
Sono contro il bipolarismo. Più partiti ci sono più sono contento. Anche se simili o lievemente dissimili.
Come vedi la situazione politica italiana?
Io la misuro sempre sulla dimensione locale che vivo io. Ci sono sempre meno persone autorevoli. Sempre meno dignità. Anche qui a Fidenza diventa consigliere comunale o entra in giunta gente che noi riteniamo comunemente dei perfetti imbecilli.
Ma quando entrano in giunta continuano a comportarsi come perfetti imbecilli?
Certo. La coerenza è importante.
Le elezioni americane?
Mi interessano i personaggi di contorno: mica male il figlio arrestato per eccesso di velocità.
Farà perdere voti al padre?
Magari si scopre che i teen ager adorano questo ragazzo che va a 150 all’ora.
Potrebbe essere un trucco elettorale.
Certo, per beccare i voti di quelli dai 10 ai 15 anni.
Chi dovrebbe essere il leader della sinistra?
Giovanni Rana.
Quello dei tortellini?
E’ l’ideale candidato antiberlusconi, è un imprenditore, ha la bonomia della festa dell’Unità, tortellini a destra e a manca.
Ma i tortellini rappresenterebbero un conflitto di interessi.
E allora? Il conflitto di interessi ormai è obbligatorio. Non puoi fare il premier senza conflitto di interessi. E’ tra i requisiti indispensabili per presentarsi. Essere maggiorenne e avere un conflitto di interessi.
Come è andata con Cristina Parodi?
Benissimo.
Era una ragazza di cui ti potevi innamorare?
No. Essendo la moglie di Giorgio Gori, direttore di Canale 5, c’era nel contratto una clausola che escludeva che mi potessi innamorare di lei. Con una penale altissima.
Progetti futuri?
"Rido", un programma di comici su Rai 2, "Quelli che il calcio" e poi la versione comica di "Taratatà", che si chiamerà "Perepepè".
Ma serviva una versione comica?
Supereremo la comicità involontaria di Taratatà.
Un esempio.
La rubrica in cui spiegheremo come si fa a capire se il tuo idolo rock è in declino.
Come si fa a capire?
Ci sono cinque indicatori.
Dimmene due.
E’ superato se si fa scrivere i testi da Giorgio Faletti. Oppure se canta per il papa.
Fai il tifo?
Solo per i giocatori, non per le squadre. Cassano del Bari. Zidane della Juve. E altri.
Giochi ancora?
Certo, mezzala della Latteria 65 di Parma. Nel campionato amatori seniores Uisp.
Sei un numero dieci.
Un dieci classico, un grande piede.
Quando smetterai di giocare toglieranno il numero dieci al Latteria 65 come hanno fatto con Maratona e con Baresi?
Non se lo possono permettere. Il Latteria 65 ha solo una muta di maglie.
Tu come sei?
Normale.
E poi?
Quando sono in compagnia sono simpatico.
Che cosa non ti piace in te?
Non dico mai di no, anche quando mi invitano a Lavarone. Dovrei dire di no, dovrei dire forse, poi dico si e all’ultimo momento mi pento e vorrei non venire.
Dai il buco all’ultimo?
Questa volta no.
A chi vorresti assomigliare?
A un grande del calcio. Rivera, Platini.
Perché sei un calciatore fallito.
Esattamente.
Ti innamori spesso?
Di libri, di musiche. Umberto Bellintani, poeta di Mantova, Don Mariani dei DM3.
Chi ti è molto simpatico?
Altan.
Chi non sopporti?
Ennio Doris, quello di Mediolanum.
Lo conosci?
No. L’ho solo visto nelle foto della pubblicità e negli spot.
C’è qualche motivo per cui ti sta antipatico?
No.
E allora?
Mi piace pensare che Ennio Doris sia l’uomo più antipatico del mondo.
Love this man