- 16 Settembre 2001
Cominciò timidamente, e con un grosso insuccesso, ad “Avanzi”. Poi vennero “Cielito Lindo” e “Ciro”. Quindi il successo con “Mai dire goal”. Infine la consacrazione con “Quelli che il calcio”. Luciana Littizzetto avrebbe dovuto esplodere con i nuovi programmi della “7”, che non ci saranno. Adesso si sta guardando attorno e si consola con l’incredibile successo del suo libro, “Sola come un gambo di sedano”: 240 mila copie.
Luciana, esiste una comicità al femminile?
Certo, quella fatta dalle donne.
D’accordo, la domanda era cretina.
Ma no. Alle donne è concesso meno. Non possono esagerare. Possono solo ammiccare.
La donna può usare le parolacce?
Bella domanda. Me l’ha fatta anche Alain Elkann.
Mi risponde lo stesso?
Le parolacce servono. Nella vita di tutti i giorni una parolaccia ben detta ti libera dal male. Nel mio mestiere carica di più l’effetto comico.
Le comiche usano le parolacce meno dei comici.
Per anni ci siamo prese maledettamente sul serio. Il movimento femminista era incazzoso, forte, violento. Noi siamo paranoiche, quando una donna parla inizia un discorso, poi un altro, poi un altro. Una serie infinita di subordinate.
Una virgola dietro l’altra…
Dicono che il nostro cervello sia fatto così. Pieno di virgole. L’uomo invece finisce un pensiero e ne comincia un altro. Senza virgole.
Chi le piace fra le donne comiche?
Mi piaceva Bice Valori. Mi fanno molto ridere la Mondaini, la Finocchiaro. Hellen Fielden che ha scritto “Il diario di Bridget Jones”. E Erma Bombek. E nella satira disegnata, ovviamente, Ellekappa.
E tra gli uomini?
Benigni, il mago Forrest, Fabio De Luigi, Teo Teocoli, Paolo Hendel, Altan. E Lupo Alberto.
L’uomo è superiore?
In che senso?
In genere. E’ meglio l’uomo o la donna?
L’uomo ha più massa cerebrale. Ma non mi sembra che la usi tantissimo.
Sembra un po’ abbacchiato.
La donna ha preso potere, è tranquilla, può vivere da sola, può fare i figli da sola. Questo simpatico creaturino dal cervello gonfio non sa nemmeno dove sistemarsi.
Colpa vostra?
Abbiamo esagerato. Dopo tanta fame, abbiamo fatto indigestione. Dobbiamo ristabilire l’equilibrio. L’uomo è assolutamente necessario.
E’ meglio l’uomo sensibile oppure il macho?
Prima andava il sensibile. Adesso il macho. Ma non potreste fare tutte e due? Un bel macho sensibile.
E l’uomo che piange?
L’uomo che piange no! Mi fa venire le paturnie. Come quelli che non sanno nemmeno cambiare la lampadina.
Nemmeno il macho sa cambiare le lampadine.
Il vero macho le cambia. Noi donne abbiamo fisicamente bisogno dell’uomo.
Che cosa intende?
Chi apre le bottiglie dell’acqua? Chi sistema la mensola sul muro? Chi aggiusta il tetto se un fulmine spacca le tegole? L’uomo macho fa tutte queste cose.
Qual è lo stato di salute della coppia?
Ho un sacco di amici che sfracassano la coppia. Mia nonna diceva: “Per stare bene insieme bisogna mordere l’aglio e dire che è dolce”.
Lei è fidanzata?
Con un musicista. Davide. Suona la batteria.
Davide morde l’aglio?
E me lo sputa in faccia.
Davide è sensibile?
Se gli brucio i polpacci con la fiamma ossidrica se ne accorge. Ma non è tanto estroverso. Ci sono già io che batto i coperchi.
Batte i coperchi?
Do i numeri.
Le sue storie durano molto?
Sono come Brooke di Beautiful, una monogama seriale.
Oggi le donne sono felici?
Per essere felici non bisogna mai chiedersi se si è felici. L’ho letto da qualche parte.
Per essere felici bisogna vivere da soli?
Non è proprio malissimo. Quando hai appurato la bellezza del vivere da sola, poi fai fatica a vivere in due. Gli uomini e le donne riescono ad amarsi profondamente ma poi mi crollano sulla convivenza. Sbattono uno contro l’altra.
Davide e lei?
Viviamo in case separate. Lui è allergico al mio cane.
Che cane?
Un bastardo orrendo. Ha tutte le razze del mondo. Piero Chiambretti sostiene che è stato concepito durante un’orgia.
Davide è geloso?
No, il maledetto no.
E lei?
Normalmente. Non ho la gelosia dell’immaginazione, quella perniciosa. Non posso permettermelo. Il criminale è sempre in giro. E poi non se lo merita, il bastardo.
Rimpiange il vecchio corteggiamento?
Che ti aprono la portiera della macchina? Che ti versano il vino? Che ti pagano la cena? Noooooo. Finisce inevitabilmente che ti chiamano “la mia signora”. E poi mettono anche loro la dentiera nel bicchiere.
E le orchidee?
Me le compro da sola. Ieri ero talmente depressa per come è finita la storia della “7” che sono andata all’Ikea e mi sono comprata una palma.
Una palma a Torino?
In effetti credo di avere fatto un acquisto sbagliato.
Come vi siete messi insieme, lei e Davide? Colpo di fulmine?
No, ci conoscevamo da tanto. Una sera ci siamo incontrati ad un concerto e lui mi ha detto: “Perché non ci vediamo, chiacchieriamo?”
Avete chiacchierato?
Tanto. Poi è scoppiata la passione. Incontenibile.
Chi ha messo per primo le mani addosso all’altro?
Io
E lui?
Ne ha approfittato.
Siete per la coppia che si dice tutto?
No, non è sano sbudellarsi.
Quante storie ha avuto importanti?
Mica tante. Quattro o cinque.
Che cosa le piace in un uomo?
Che sia grande e grosso. Che non si lamenti perché perde i capelli.
E se ingrassa?
Gli dico di dimagrire. Ma me lo tengo grasso.
Ha mai tradito?
Si.
Che cosa è successo?
Un casino. Avevo sensi di colpa clamorosi.
E glielo ha detto al tradito?
Sì, perché sono deficiente.
E’ stata mai tradita?
Una volta.
Ha reagito civilmente?
Insomma. Volevo spaccargli la faccia.
Il tradimento è una cosa grave?
Becchi l’uomo a letto, con una smandrappata, in mutande, tutto spettinato, con l’occhio da Joker di Barman e ti dice: “Cara, non è come credi, posso spiegarti tutto, per me lei non conta niente, sei tu quella importante, è con te che voglio fare dei figli”. Io non credo a quelle scemate: scarico gli ormoni, è solo una cosa di letto. No, il tradimento è una cosa grave. Merita lasciarsi.
Nessun commento.