- 28 Ottobre 2002
«Io non capisco questa polemica sull’ auricolare. E’ uno strumento che consente di comunicare con il conduttore. E basta». Daniela Vergara, telegiornalista del Tg2, interviene nel dibattito che ha visto coinvolte Cesara Buonamici, Maria Grazia Capulli, Annalisa Spiezie e Federica Sciarelli. Maria Grazia Capulli si era lamentata perché l’auricolare distrae.
«Va usato quando deve essere usato, e non mentre una sta parlando».
La polemica era anche sulle papere…
«La papera non è grave. L’ importante è la reazione. Non avere l’aria strabiliata e colpevole».
La Capulli quando uscì un sondaggio, che la dava in testa alla classifica delle papere, drammatizzò.
«Ognuno ha le sue reazioni».
A lei Mimun ha mai detto che è un «diamante nella polvere»?
«No».
Non le vuole bene?
«Non ha bisogno di dirmelo».
Che è un diamante?
«No. Che mi vuole bene».
La Buonamici ha detto: in Rai sono tutti in quota ai partiti. Lei?
«Io non sono mai stata in nessuna quota».
Come è entrata in Rai?
«Certo, qualcuno mi ha segnalata».
Essere in quota vuol dire proprio questo.
«Sono cose lontane, lavoro in Rai da 22 anni».
E come è entrata?
«Non lo ricordo. Qualcuno mi aveva segnalata a Biagio Agnes…».
Qualcuno chi?
«Lavoravo in unapiccola agenzia parlamentare. Era facile conoscere politici».
Non ricorda chi l’ ha segnalata?
«Vagamente lo ricordo: Psdi. Longo, Nicolazzi o Romita. Uno dei tre».
Farebbe spot politici come la Foschini?
«Assolutamente no».
Parteciperebbe a convention politiche come Sposini e Carmen Lasorella?
«Assolutamente no».
Cesara Buonamici sostiene che un conduttore non dovrebbe esternare le proprie idee politiche.
«Sono d’ accordo».
Per chi vota?
«Non è giusto dirlo».
Lei segue il Quirinale…
«Da più di dieci anni».
E’ anche lei cavaliere, come Federica Sciarelli?
«Come Bianca Berlinguer, Lesley Guglielmetti, Cinzia Paladini…».
Una conduttrice fa share?
«Ha più importanza la fattura del giornale».
Quando Ghirelli lanciò la Gruber fu una rivoluzione.
«Un’ innovazione importante. Ce n’ erano poche di donne. La Buttiglione, la Piccinini, la Rolandi. La scelta fu giusta perché Lilli Gruber fu un elemento di rottura. Ma conta di più il giornale».
La Capulli si lamenta perché il vicedirettore Stefano Marroni le cambia gli aggettivi. Li cambia anche a lei?
«Ne metto così pochi che è difficile cambiarli. Un vicedirettore un giorno mi disse: "Se una bomba cade su un asilo nido e fa 42 morti, non è un’ immane tragedia. E’ una tragedia e basta"».
E’ difficile fare la moglie di Luca Giurato?
«No, è molto divertente, Luca è simpatico».
E’ mieloso e adulatorio anche con lei?
«Nella vita di due persone c’ è più essenzialità».
Lei è gelosa?
«Sì».
Trova Luca con un’ altra. Scenata?
«No. Me ne vado».
Cosa le piace in un uomo?
«L’ intelligenza».
Dicono tutte così.
«La parte fisica, ormai, alla nostra età…».
Insomma, quanti anni?
«Cinquanta».
E’ mai stata corteggiata da un intervistato, come la Capulli da Robert Redford?
«Non mi sono mai posta il problema, anzi non mi sono neanche mai posta in modo tale da dovermi porre il problema».
E’ vanitosa?
«Si. Una guardata me la do, uscendo di casa».
E’ tutto suo il rosso dei capelli?
«No. Ma se avessi detto di sì, che avrebbe detto?».
Che è una bugiarda.
«I capelli sono neri».
Mai dipinti di blu come Tiziana Rosati al Tg5?
«Mai. Aveva ragione Mentana a seccarsi. Distoglie l’ attenzione dal contenuto».
Chi le piace di più dei suoi colleghi?
«Mannoni. E’ una persona seria senza essere seriosa».
Fra le donne?
«Escludendo il Tg2 dove sono tutte bravissime, bellissime, coltissime…».
Sembra suo marito…
«Lo prendo come un complimento».
Allora?
«Ho sempre avuto una passione per Tiziana Ferrario, Tg1. Garbata, capace, non sgomita».
Lei era alla cena offerta da Pera alle giornaliste per l’ otto marzo?
«C’ ero».
Roberto D’ Agostino ha scritto di una Gruber «appitonata» su Pera.
«La Gruber e Pera si conoscono. Non era affatto appitonata. Pera è stato attento a dividere le sue attenzioni. Al tavolo non era facilissimo. Eravamo tante».
Chi sedeva alla destra di Pera? «Lilli Gruber».
E alla sinistra?
«Io».
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