- 12 Agosto 2001
Poliziotta, pretora, insegnante. L’estate Edwige Fenech, ormai produttrice di successo, torna l’attrice provocante di una volta. I palinsesti televisivi rispolverano film che furono i grandi successi della commedia sexy all’italiana. E lei diventa di nuovo la regina dell’immaginario erotico degli italiani.
Signora Fenech, le disturba rivedere quei film?
Sta scherzando? Mi hanno pagato per farli.
Se tornasse indietro farebbe gli stessi film?
Se il Signore avesse voluto essere più generoso nei miei confronti mi avrebbe fatto incontrare Ingmar Bergman. E forse quei film io non li avrei mai fatti. Ma io non mi posso lamentare. Se dovessi tornare indietro quei film io li rifarei.
C’è un film di cui si è pentita?
Ho fatto delle grandi cretinate anche io. Quando qualcuno mi critica perché ho fatto certi film io rispondo che li ho fatti perché avevo la necessità di lavorare. Non mi proponevano film d’autore, ho fatto quello che mi chiedevano di fare. Ci sono dei film che sono felicissima di aver fatto perché hanno creato il mio successo e ancora oggi sono legati al mio nome.
Quali sono quelli di cui va orgogliosa?
“L’insegnante” è un film che ha cambiato la mia carriera. “Lo strano vizio della signora Ward” è stato un successo clamoroso: in Inghilterra hanno scritto libri su quel film. Ho fatto dei film che sono nei Cahiers du cinema francais. Sono i due che vengono più tartassati: “Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda” e “Giovannona coscialunga”. Sono diventati dei cult movie anche per i titoli, però sono dei film che rimarranno. E non parlo dell’epoca successiva, quando ho fatto film con Risi, con Pozzetto. Con “Sono fotogenico” abbiamo avuto venti minuti di applausi alla chiusura del festival di Cannes.
Il migliore?
“Il ladrone”, “Amori miei” e “Cattivi pensieri” sono tre film che hanno dato una svolta alla mia carriera e mi hanno fatto entrare nell’Olimpo. Ma sono orgogliosa soprattutto di quelli che ho prodotto io, “Il coraggio di Anna” e “Delitti privati”. Sono stati costruiti proprio per me. Era la prima volta in cui si vedeva che ero anche un’attrice, un attrice drammatica. E la critica lo riconobbe. Le cose per farle bene una se le deve fare da sola.
Adesso continua a fare da sola ed è una produttrice di successo. E’ stato difficile?
Oggi una donna di volontà riesce a farsi strada. Ma deve dimostrare sempre molte più cose di un uomo.
Non c’è grande solidarietà fra le donne.
Io tratto con uomini. Ma sono stata molto felice quando Tilde Corsi ha avuto successo con “Le Fate ignoranti”. Quando una donna si afferma per me è una grande gioia. Dimostriamo alla comunità che anche noi siamo brave. Il successo di una vale per tutte.
Quando ha cominciato ad avere successo ha sentito solidarietà o diffidenza?
Diffidenza, sorpresa, come se io fossi stata dentro una grotta fino al giorno prima.
Le malelingue dicevano che era Luca di Montezemolo, il suo compagno, ad aiutarla…
Anche quando facevo “Domenica In” si diceva che era merito suo anche se avevo 23 anni di carriera alle spalle. Come se una donna avesse sempre bisogno di un uomo per affermarsi. E’ impensabile che una donna piuttosto carina possa avere successo da sola.
Ci sono molti pregiudizi nei confronti delle donne carine…
Quando facevo “Domenica In” c’era un presentatore invidioso che convinceva i suoi amici giornalisti a scrivere, ogni domenica, che io facevo “Domenica In” grazie a Montezemolo. Era diventato una barzelletta.
Vogliamo il nome di questo gentiluomo.
Mai.
Poi l’ha fatta Domenica In?
Si, c’è riuscito. Fu l’anno in cui “Domenica In” andò malissimo.
Lei è gelosa?
Lo sono stata. Io sono una donna mediterranea. Padre maltese, madre siciliana. Nata in Algeria, vissuta in Italia. Il mio sangue non può essere freddo.
Fa scenate?
Ho fatto le scenate, ho picchiato, ho tirato i piatti. Poi, poco a poco, mi sono resa conto che se il tuo compagno ha voglia di fare il cretino, niente e nessuno può impedirglielo.
C’è da chiedersi come possa fare un uomo che sta con una bella donna come lei a tradirla.
Io conosco delle donne molto più belle di me che sono state tradite in modo volgarissimo con donne che non valevano niente. Sa perché? Quando un uomo sta con una donna bellissima, viene supercorteggiato perché le altre donne si mettono in competizione con la bellissima. E’ molto eccitante poter rubare l’uomo di una bellissima. E gli uomini si offrono come vittime sacrificali. In fondo la gente non vuole il sesso, vuole soprattutto poterlo raccontare.
Lei ha mai tradito?
Si. Quando ho avuto il sentore di un tradimento dentro casa, ho avuto bisogno anche io di sapere chi ero e che cosa valevo in quel momento. Cercavo una persona che mi facesse provare quelle cose che dentro casa non provavo più. Il tradimento di reazione è come un check up.
Quando faceva l’attrice i suoi uomini erano gelosi?
Io non sono una traditrice. Di natura sono una fedelissima.
Ma faceva dei film che potevano fare ingelosire, oggettivamente.
Io non avevo tante scene d’amore nei film. Tante docce ma poco amore. Ero una delle attrici che si lavava di più nei film. Una doccia dietro l’altra.
Però c’era molto nudo.
Molto nudo no. C’era una scena. Oggi le scene d’amore sono molto esplicite. I film americani sono belli tosti con le scene d’amore. Cose che io non ho mai fatto. Io facevo docce, docce, docce.
Aveva imbarazzo?
Spogliarmi davanti a gente che non conoscevo era terrificante. Io sono sempre stata una persona discreta, anche nel modo di vestire. Sono sempre stata minimalista, mai in giro scollata o trasparente, mai topless. Non è mai stata una passeggiata di piacere. Mai. Appena ho potuto evitare di spogliarmi l’ho fatto.
Oggi è fidanzata?
Sono free. Ma ho voglia di innamorarmi.
Facciamo l’annuncio
Cerco un fidanzato che mi ami tanto, simpatico, un bel sorriso, delle belle mani, che mi faccia tanto divertire, a cui piaccia ballare, che non sia tanto presente, che mi lasci i miei spazi…
Case separate?
Meglio città diverse.
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