- 30 Giugno 2002
Lei è a letto con lui, sottoveste nera, provocante, lenzuola di lino, una calda estate afosa. Lui vuole fare l’amore. Lei si scoccia. Lui la tocca. “Antò, fa caldo”. Lui accende il ventilatore, avvicina le sue gambe alle gambe di lei. “Antò fa caldo”. Lui va a prendere il Nestea, lo beve, lo beve anche lei, lo fa gocciolare da tutte le parti. Diventa disponibile. “Antò, fa freddo”. Lui lancia un urlo, ultima citazione di “Ieri, oggi e domani”, della scena dello spogliarello girata da Sofia Loren e Marcello Mastroianni. “Antò, fa caldo”, regia di D’Alatri, è un tormentone che sta quasi superando il “buonaseeeera” della Fiat. Luisa Ranieri, quella che ha caldo, è un’attrice napoletana di 28 anni che viene dal teatro. Fra un po’ vedremo il suo secondo film, regista Michelangelo Antonioni, un film di alta carica erotica.
Non ha paura che il tormentone le resti appiccicato? Che la gente la identifichi come quella che ha caldo e beve il tè?
E’ un rischio relativo. Se avessi pubblicizzato degli assorbenti con l’etichetta in faccia sarebbe stato un po’ più castrante.
Pensi a Ubaldo Lay. Lo chiamavano tutti “Tenente Sheridan”.
La fortuna è come la usi. Io non ho accettato inviti alle varie trasmissioni per non essere riconosciuta come quella di “Antò, fa caldo”.
E non andrà mai in tv?
Non per promuovere uno spot. Aspettiamo l’uscita del film di Antonioni.
E allora parliamone.
Antonioni mi ha scelta subito. Gli sono stata simpatica all’istante. Io gli parlavo in inglese-napoletano e lui si divertiva moltissimo. Abbiamo chiacchierato…
Chiacchierato?
Lui parlicchia, gesticola, scrive. Ha una espressività incredibile.
Il film?
E’ la storia di un fine-rapporto di coppia, con una amante, che sarei io. Un film erotico e raffinato.
Dopo un film erotico che cosa si fa?
Un film per Mediaset, leggero, comico. Un’altra cosa.
E poi?
Tutti mi chiedono di spogliarmi. E allora preferisco aspettare. Dopo Antonioni non è facile. Sono stata fortunata. Questa fortuna debbo custodirla. Non ho voglia di fare film con scene di nudo.
Bigotta?
Nel film di Antonioni sono quasi sempre nuda.
Imbarazzo?
Da morire. Non ero pronta a spogliarmi.
E allora perché l’ha fatto?
Lavorare con Antonioni era una possibilità troppo grande. A costo di avere il mal di pancia per quattro giorni, dovevo farlo.
Il momento più imbarazzante?
Quando la troupe prepara le scene. Quei tre o quattro ciak di prova prima di girare. Stai lì, nuda, in mezzo a tanti uomini che provano le inquadrature, le luci.
Potrebbe vestirsi.
Un corpo vestito è diverso da un corpo spogliato. Hai l’impressione di esser nuda inutilmente e che tutti ti guardino.
Ha rifiutato qualche scena?
Il primo giorno ero nervosissima. Michelangelo mi spiegò la scena e io dissi: “Non la farò mai. Mi sento male”. Michelangelo fece un grande sorriso. E con la mano un gesto come dire: “Ma va, va”.
Il suo fidanzato è geloso per il fatto che tutti la vedranno nuda?
Penso di sì. Passato il film mi sto ponendo il problema. Come faccio a portarci i miei? Ho due fratelli gelosissimi.
Scenate?
No, ma saranno incazzatini. Sarà la prima volta che mi vedranno nuda.
Se il suo fidanzato facesse un film nudo?
Mi ammazzerei. Sarei molto gelosa.
E quando lei bacia un attore durante una scena?
Dopo mi sento in colpa. E’ difficile che un fidanzato possa capire. I fidanzati sono gelosi perché pensano che la complicità con l’attore si protragga fuori del set. Non sai dove finisce la finzione e inizia la realtà.
Lei è gelosa?
Tantissimo.
Mena?
Botte no, ma scenate tante. Ricordo un fidanzato che mi dette l’impressione di aver preso un appuntamento con gli occhi in un locale con una ragazza…
Lei è un disastro!
Mi venne un’ira incredibile. Stetti zitta fino a casa. Poi gli tirai di tutto. Compreso un secchiello da ghiaccio.
Lei sopporta un tradimento?
No. Va troppo nell’intimo. Ma non sono mai stata tradita.
Ufficialmente.
Certo.
Ha mai tradito?
No.
Me lo direbbe se avesse tradito?
Si.
Il fidanzato più geloso?
Non ne do motivo. Quando gli uomini mi guardano in un certo modo sono sempre molto discreta, abbasso gli occhi.
Ha mai detto, quando non ha voglia di fare l’amore: “Antò, fa caldo”?
C’è stata una estate in cui non facevo altro che dire che avevo caldo.
E lui non era così pronto da andare a prendere il Nestea.
Ormai non potrò più dirlo. Mi inventerò qualche altra cosa.
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