- 14 Luglio 2002
Un premio prestigioso, il premio Ischia, e un nome non molto conosciuto, Francesca Senette, vincitrice per la sezione giornalisti televisivi under 35. Ed è stata subito polemica. Francesca Senette è quella ragazza bionda che conduce ogni tanto il Tg4 di mezzogiorno e appoggia “al computer” Emilio Fede nell’edizione della sera. Pettegolezzi a mille. La protetta di Fede adesso vince anche i premi?
Francesca, si sente sotto osservazione?
Per me è stato un onore vincere un premio che gratifica la mia parte giornalistica.
Si sente anche donna di spettacolo?
No. Ma molti mi considerano così. E’ inevitabile che i giornali più o meno scandalistici, se hai un’età giovanile, un volto sconosciuto e non sei una schifezza ti considerino soprattutto per la cronaca rosa o la partecipazione a manifestazioni.
Dovrebbe limitarsi.
Io mi limito. Sono andata solo ai Telegatti e al Galà della Televisione a Sanremo.
A me non lo chiedono di presentare il Galà.
Infatti non devo farlo più. Mi dà un’immagine mondana che non mi appartiene. Io mi impegno, quando faccio il Tg, ad essere seria, adulta, raccolgo i capelli, mi metto la giacca da educanda.
Altrimenti imbocca la strada Cancellieri.
Quella della Cancellieri è una scelta. E’ un personaggio. Ci sono dei giornali che dicono che non arriva l’estate finché non si vedono le tette della Cancellieri.
In quale televisione ha cominciato?
Ad Antenna 3. Un giorno feci un servizio sui leghisti a Pontida. Lo vide Fede e mi chiamò. Nelle tv private si fanno sempre scherzi. “Sono Mentana, vuole venire a lavorare al Tg5?”. “Sono Mimun, non possiamo fare a meno di lei”. E quindi risposi: “Scherzo cretino. Tu sei Fede e io sono Wanda Osiris”.
Mica male come inizio.
Ho cominciato facendo le “macchie”, cioè montando le immagini, poi sono stata promossa al computer, accanto a Fede.
Sempre tutto bene?
Quasi. La prima volta mi ha tirato la cassetta addosso.
La critica che le dà più fastidio?
Che sottovalutino la mia intelligenza.
I maligni dicevano lei aveva una storia con Emilio Fede.
La gente è cattiva. Questa menzogna mi ha procurato coliti, gastriti e mali di pancia.
Qualche collega, secondo lei, usa queste scorciatoie?
Si, ma non funzionano. Siamo in un contesto talmente competitivo che i mezzucci non servono. Per emergere non basta avere una storia con Emilio Fede.
Quali sono i suoi modelli di giornalismo?
A me piace molto Maria Grazia Capulli, del Tg 2.
Ma tra l’Amanpour e la Fallaci?
L’Amanpour. Prese di posizione troppo nette innescano le polemiche e a me non piacciono le polemiche. La vera grandezza sta nel fare le cose in silenzio.
Le piace la maniera di fare il Tg di Fede?
Bisogna distinguere fra Fede giornalista e Fede personaggio. Quando vuole essere un opinionista critico sa esserlo senza distorcere i nomi, senza fare cabaret.
Dicono che è il maggiordomo di Berlusconi…
Lui non è un servo del padrone. E’ legato al Presidente da un rapporto di amicizia e di fiducia reciproca. Le cose che dice non gli vengono imposte né lui vuole essere il microfono del Presidente. Anche in altri Tg capita che facciano la stessa cosa ma in un modo meno sfacciato.
Quali giornaliste le piacciono?
Quelle di trincea, Anna Bigotto, Gabriella Simoni, Tiziana Ferrario. Fanno quello che piacerebbe fare a me. Partono e vanno. Quando è successa la tragedia delle Twin Towers ho sofferto di essere così piccola da non poter nemmeno sognare di andare a raccontare quella storia.
E le altre?
Mi piace Lucia Annunziata. Mi piace la Berlinguer, distinta, professionale: ogni tanto ha quello sguardo accattivante che ti fa capire come la pensa. Mi piace la Sciarelli, materna, rassicurante. Cristina Parodi, familiare, con quel suo bellissimo sorriso che ti dà pace e serenità.
Alda D’Eusanio?
No. Troppo aggressiva. L’aggressività non mi piace.
La Busi?
E’ dolce anche quando è incisiva. Ma è aiutata.
Chi aiuta la Busi?
Il suo volto da Madonna, da icona angelica. Mi piace anche Carmen La Sorella. E’ autorevole. Come la Gruber, che è un mito. Ma non mi piacciono quelle che grubereggiano, che si mettono di fianco, squintate, che fanno le mossine.
Anna La Rosa?
E’ capace di andare d’accordo con tutti.
Politicamente lei è “fediana”?
Io non sono schierata. Ma se fossi una donna di sinistra non potrei stare al Tg4. Oppure starei come tanti colleghi di sinistra che lavorano con noi ma non condividendo la linea editoriale di Fede si possono occupare di tutto ma non di politica.
Per farlo è meglio essere di Forza Italia?
Non necessariamente. Ma è meglio non essere di Rifondazione Comunista.
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