- 21 Marzo 2000
Sembra un vecchio copione. Le femministe che si scandalizzano, don Mazzi e monsignor Maggiolini che insorgono, i quotidiani che ci montano storie che saranno presto dimenticate. Al centro c’è una bella ragazza protagonista di uno spettacolo di successo con un nome aereo, Flavia Vento.
Ma andiamo con ordine. C’è una trasmissione piuttosto stupida, ammiccante e fastidiosa che si chiama “Libero”, su Rai Due, la sera del giovedì alle 11. Una trasmissione di scherzi telefonici che ci fa rivivere il periodo ludico e stupidarello dell’infanzia. Una di quelle trasmissioni per mezzo delle quali Carlo Freccero, direttore di Rai Due, vuole dimostrare di essere diverso e creativo. In questa trasmissione c’è un conduttore, Teo Mammuccari, ex jena, e una valletta, o simil valletta, insomma Flavia Vento, splendido esemplare di giovane moderna e vitaminica, che se ne sta, vestita ma sexy, dentro una specie di gabbiotto trasparente ai piedi di Teo. Là sotto sta ferma, si muove, si volta e ogni tanto esce, racconta una barzelletta stupida, canta una canzone stonata e poi se ne rientra obbediente nel suo casotto di plexiglas.
Tutto questo fa scandalo. Femministe e preti insorgono: la donna oggetto. Passi per monsignor Maggiolini. Ma quello stesso don Mazzi che ama aggirarsi con disinvoltura fra balletti mostrachiappe e fanciulle dalla quarta in su purché scoperta, sembra fuoriluogo. La donna è Flavia Vento, 22 anni, padre ex commerciante di caffè, madre olandese, un liceo artistico alle spalle, uno dei tanti calendari di quest’anno nel carniere. Che ne pensa Flavia?
Penso che le polemiche mi sembrano eccessive. Il mio è un ruolo spiritoso. Io non ci vedo alcun lato negativo.
Parlano di donna oggetto.
Ma no. E’ una scultura, una non-valletta che invece di stare muta e vicina al conduttore se ne sta sotto il tavolo come una scultura vivente.
C’è un messaggio, una metafora, un significato?
E’ una scultura sottovetro che non si può toccare. Una scultura bella.
Magari è una provocazione. Il solito Freccero, quello che ha voluto Macao.
Io la vedo come solo come una cosa bella.
Il sospetto è che tutto questo faccia anche molto gioco alla trasmissione.
Ma non mi hanno messo là per suscitare delle polemiche. Assolutamente.
Sicura?
Ma certamente.
Potrebbe anche essere.
Io penso che questo succede anche perché ci sono io.
Cioè?
Magari piaccio al pubblico. Magari se c’era un’altra ragazza… non lo so… non sarebbero scoppiate polemiche.
Non ho dubbi. Se ci fosse stata una ragazza brutta sicuramente non ci sarebbero state polemiche. Però io credo che gli autori della trasmissione siano molto contenti di questa fanfara.
Bisogna chiederlo a loro. Io non lo so.
Ma lei è contenta di queste polemiche?
Sinceramente no. Non le capisco. Io sotto il tavolo sono vestita dalla testa ai piedi. Se bisogna proprio fare polemiche facciamole su quella tv che veramente è volgare. Balletti con il culo e le tette di fuori. Sono molto più volgari e molto più “donna oggetto”.
Ma allora perché le femministe si scandalizzano, perché don Mazzi e don Maggiolini insorgono?
Non lo so, forse perché da fastidio il mio personaggio.
Mi sentirei di escluderlo.
Se questi preti sono così sconvolti dovrebbero guardarsi tutta la televisione.
Non le sembra fastidioso che in tv ci sia sempre un maschio conduttore e una femmina valletta?
Ma io non sono una valletta.
Le donne in tv fanno sempre ruoli subalterni.
Sarà anche vero. Ma io che posso fare?
Ha ragione anche lei. Si fa per parlare.
Io non mi vedo come una valletta muta, zitta, che sta lì tipo cane. Io esco fuori, ho un ruolo che fa ridere le persone. Sono un premio che non viene mai vinto. Questo è un programma comico. Racconto barzellette stupide.
Non farà la donna plexiglas tutta la vita spero.
Certo che no.
Che cosa vuole fare da grande?
Cinema in America. Fra qualche anno me ne andrò negli Stati Uniti. In Italia mi piacerebbe condurre un programma come Misteri, mi piace molto la Foschini, un programma come la Macchina del Tempo. O anche fare la conduttrice di un programma come Domenica In, o Buona Domenica.
Come ha cominciato?
Con la moda. A 16 anni. A 19 anni, finita la scuola, mi sono trasferita a Milano. Viaggi, foto, sfilate.
Quanto guadagnava?
Dieci milioni al mese. Io non ero una top model, ero bassa. 1 e 72: per la moda è poco.
Che impressione le ha fatto leggere le polemiche innescate dal servizio della Bbc sul mondo della moda?
Un’impressione vera. Io uscivo con questi ragazzi che ti portavano in discoteca e vedevo queste ragazze più piccole di me che bevevano. Non avevano una famiglia, venivano dall’Europa dell’Est. Erano spaesate. La cena gratis, la discoteca. Anche io andavo in discoteca con i miei amici e vedevo delle scene… Io la droga non l’ho mai vista ma ho visto ragazze fuori di testa in discoteca. Certo, se uno si vuole drogare si droga in qualsiasi ambiente. Non dipende dalla moda. Io ero nella moda e non mi sono mai drogata.
Ma le ragazzine di 14 anni che andavano a letto con i loro agenti?
In queste agenzie ci sarà della mafia ma io non lo so. Però vedi delle ragazzine fuori di testa che si sono prese le pasticche.
Esiste questo mondo di persone che si approfittano delle modelle-ragazzine?
Si, c’è. E’ vero. Ma ogni modella ha un cervello e deve usarlo. Se poi ci sono quelle che si vogliono drogare…
Perché ha smesso con la moda?
Avevo un fidanzato geloso che non voleva che stessi a Milano. Ho lasciato la moda, ho fatto recitazione a Roma, tre mesi, la mia insegnante diceva che avevo talento. Ho fatto il provino con Guardì per fare la Dea della Fortuna. Eravamo duecento ragazze e lui mi ha scelto. Ogni sera in diretta su Rai Due per un anno con Giletti. Sono andata al Maurizio Costanzo Show, a Buona Domenica, a Domenica In. Ho fatto delle ospitate, piacevo al pubblico, sono stata presa per fare la Lavazza, con Solenghi e Garrone. Facevo lo zucchero. “Io sono lo zucchero”, ha presente?
Vagamente.
Poi questa estate ho fatto una delle fate della campagna dell’Enel, con Stefania Rocca ed Alessia Merz. Poi il calendario di Boss alle Maldive con Angelo Gigli. Sono foto bellissime. Io sono con il seno di fuori…
Non solo seno…
E’ un nudo artistico, non volgare. Io non ho un fisico volgare.
Progetti per il futuro?
Se sto avendo successo con un ruolo così poco importante, spero bene per il futuro.
Polemiche a parte, la donna nello spettacolo ha raggiunto la parità?
Ci sono molte attrici italiane che si sono affermate. Paola Barale conduce Buona Domenica, per otto ore, un ruolo importante, sa ballare, cantare , recitare.
L’uso della donna in tv è spesso offensivo nei confronti della donna, lo diceva anche lei.
No, io non l’ho mai detto.
Ha detto che ci sono ballerine con tette e culi di fuori.
Ma anche ballerini.
Con le tette di fuori?
La televisione in Italia è così, è vero.
Quando si tratta di usare la donna la si usa in questi ruoli decorativi. O no?
Evidentemente al pubblico piace vedere un sedere, le tette, avere la seduzione, come nella pubblicità. Anche le pubblicità attirano dando messaggi erotici. E’ così in Italia. In America è diverso. La nostra televisione è molto volgare.
Dicono che la televisione ci dà quello che vogliamo.
Io non lo so, io non la guardo mai.
Il famoso fidanzato geloso che dice?
L’ho lasciato due anni fa. Faceva il geloso ma mi tradiva. Oggi sono sola.
Gli uomini, che stupidi.
Da quando lavoro in tv non ho fidanzato. Ma ho deciso che mai tralascerò il lavoro per un amore. Se un fidanzato mi dirà quello che debbo o non debbo fare io gli risponderò: “Non me ne importa niente di quello che dici tu”.
Ottimo programma per una donna oggetto.
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