- 21 Gennaio 1990
"Io sono un teledipendente in parte pentito in parte guarito da questa terapia. Io ho veramente posto a Martino una serie di domande e lui ha cercato di intepretarmele in sedute che non erano reali solo perché io non ero coricato sul lettino. Eravamo seduti uno di fianco all’altro, ma sostanziamente era una seduta di analisi. Io ero un teledipendente sfegatato. Sostenevo in maniera acritica la bellezza della televisione, sono arrivato addirittura a stare cento ore davanti alla telecamera per battere il record.
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- 9 Gennaio 1990
ROMA – Tra le tante vittime delle esternazioni del presidente della Repubblica occupa un buon posto Stefano Rodotà, presidente del Pds. Rodotà più di una volta ha criticato Francesco Cossiga. Lo ha fatto quando Cossiga se la prese con Orlando e con Pintacuda, poi dopo il messaggio alle Camere sulle riforme istituzionali. Ogni volta il presidente della Repubblica ha replicato pesantemente mettendo sempre in risalto le origini "borghesi" del presidente di un partito che fu "operaio". A Rodotà il "Secolo XIX" ha chiesto di chiarire i suoi rapporti con Cossiga, le polemiche, e la sua opinione sulla frenetica attività di "esternazione" del presidente della Repubblica.
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- 8 Gennaio 1990
Timmeljoch, passo del Rombo, val Passiria. Un nido per le aquile. Il tricolore ci ricorda che siamo in Italia anche se la cosa pare incredibile, sociologicamente, storicamente, geograficamente. Una bandiera austriaca ci rassicura: siamo al confine. E seguendo la linea ideale che unisce i cippi del confine ecco che arrivano camminando di buona lena tre signori con lo zaino in spalla. Uno è una famosa guida altoatesina, il secondo è un famoso alpinista, Hans Kammerlander, otto ascensioni degli ottomila himalaiani, il terzo è il più famoso alpinista del mondo, Reinhold Messner. Stanno facendo il giro del Tirolo del Sud o – se vogliamo – dell’Alto Adige. Un gioco da ragazzi se lo confrontiamo alla carriera di Messner.
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- 4 Gennaio 1990
Ermafrodito? Transessuale? Androgino? Eva Robin’s fra qualche giorno sarà una delle nuove star della televisione italiana con la sua trasmissione, "Primadonna" inventata da Gianni Boncompagni per Italia 1. Eva si chiama in realtà Roberto Coatti ma sembra proprio una donna. Carina per giunta. Ha 33 anni, gambe da donna, piedini da donna, delicatissime mani da donna. Ha seno da adolescente. Viso da ragazzina. Sorriso dolce. Pelle morbida. Voce suadente.
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- 3 Gennaio 1990
MALTA – Il presidente ha esternato. E alla grande. Ha di nuovo bacchettato sulle dita De Mita. Si è difeso dal sospetto di essere uno dei pistoleros nel mirino di Forlani. Ha ricordato che le camere le scioglie il Capo dello Stato, non il segretario della Dc. Infine ha lanciato messaggi misteriosi, o perlomeno di complessa interpretazione, in direzione del suo ex partito. Abbandonando il consueto linguaggio "che piace alla gente", semplice, diretto, chiaro, il presidente si è esibito in una esternazione alla morotea che ha messo in imbarazzo i quaranta inviati dei mass media italiani. Sentite l’esternazione criptica. Claudio Angelini, inviato televisivo, gli chiede se è vero che voleva dimettersi. Cossiga risponde: "Non ho mai pensato di lasciare prematuramente il mandato perchè la Dc non mi ha difeso. La Dc non ha alcun obbgligo di difendermi perchè io non faccio parte della Dc. La Dc ha il dovere, come ogni altro soggetto politico, di difendere il prestigio e l’autorità del Presidente della Repubblica". Fin qui è chiaro. Lo capirebbe anche un bambino. Cossiga sta ricordando ai suoi ex compagni di partito che quando De Mita lo prendeva per pazzo, avrebbero potuto pur fare un piccolo sforzo per proteggerlo.
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- 1 Gennaio 1990
SANREMO – “Sciogli i tuoi capelli lasciali volare, lasciati guardare, sei così bella che non riesco più a parlare di fronte a quei tuoi occhi cosi dolci e cosi severi”. Si, è una canzone d’amore. “Dai mamma dai, questa sera lasciamo qua i tuoi problemi e quei discorsi sulle rughe e sull’età, portami a ballare”. Edipo?
“E’ una canzone edipica certamente. Sensuale, seducente. Solo a metà si scopre che si tratta di mia madre. E’ una grande canzone d’amore per una donna che esercita grande fascino su di me. Mi ricordo una bellissima poesia di Pasolini che mi fece piangere per il modo informale, disarmato, di rivolgersi alla madre”.
Luca Barbarossa, 30 anni, è vicefavorito alla vittoria finale di questo Festival dopo Mia Martini. Nessun problema a parlare della sua canzone così controcorrente. Sì, lui parla della mamma, senza pudore. “Però mi dà fastidio chiamarla una canzone sulla mamma. E’ una canzone sull’amore, è un tentativo di uscire da ruoli precotti. Quando la vita quotidiana si fa difficile, spesso il rapporto tra madre e figlio è rovinato da un eccesso di pudore o dal rispetto degli stereotipi. E gli affetti sono i primi a pagare”.
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SANREMO – Questa è un’intervista esclusiva ed esplosiva con Mario Appignani, Cavallo Pazzo, l’uomo che ha dato il brivido al Festival. Portato via a suon di botte nonostante si fosse attaccato ad una mano di Pippo Baudo, Cavallo Pazzo ha portato con s‚ troppi segreti. Come aveva fatto ad entrare? Come fa a sapere che il Festival lo vincer… Fausto Leali? Chi sapeva del suo exploit? Ecco il resoconto del mio scoop. Crepate colleghi che correte dietro a Pupo.
– Come èentrato?
“Sono entrato con un regolare biglietto”.
– Dove l’ha comprato?
“In un bar di fronte al Casin•”.
– Quanto l’ha pagato?
“Ottocento mila lire”.
– Chi vuole prendere in giro?
“Perché?”
– Lei Cavallo Pazzo non riesce nemmeno a mettere insieme il pranzo con la cena.
“Sono sponsorizzato. Degli amici mi pagano le spese. L’intera operazione mi Š costata due milioni e mezzo”.
– E chi glielo fa fare?
“Questo Festival è truccato”.
– C’Š gi… Ippoliti che dice che vincer… Mia Martini.
“Vincer… Fausto Leali.
– Lei come lo sa?
“Io amoreggio con una ragazza che lavora da Gioia, una parrucchiera di Roma”.
– Fonte attendibile.
“Gioia è frequentata da molte signore importanti come la signora De Mita. Sotto i caschi se ne sentono di tutti i colori”.
– E’ pentito?
“Mi hanno dato un sacco di botte”.
– Chi sapeva del suo exploit?
“Pippo Baudo”.
– Cavallo Pazzo questo è un giornale serio.
“Ho scritto una lettera a Pippo Baudo scusandomi per Venezia e avvertendolo che avrebbe avuto una sorpresa la sera. L’ho infilata sotto l’uscio della sua camera, la 520 del Royal”.
– Ippoliti dice che avete fatto le prove generali…
“Ippoliti dice il falso. In quel momento io stavo cercando di baciare Brigitte Nielsen al Royal”.