- 4 Maggio 2006
Ai tempi di Rockpolitik, il programma televisivo di Adriano Celentano su RaiUno al centro di mille polemiche, era una specie di cardinale Richelieu al femminile. Era dietro ogni mossa e non c’era decisione importante che non la vedesse protagonista. In fondo era giusto. Era lei il capo, l’amministratore delegato del Clan Celentano, lei, Claudia Mori, l’altra metà della "coppia più bella del mondo", l’ex attrice di Cerasella. Lo scontro fu durissimo soprattutto con Fabrizio Del Noce, direttore di Rai Uno. Il quale, alla fine, con decisione singolare, decise di autosospendersi.
Che cosa voleva dire "autosospendersi?".
"Bisognerebbe chiederlo a lui. Se non sei d’accordo sono altre le decisioni da prendere. Forse anche le dimissioni. Però è paradossale che una trasmissione come Rockpolitik, dopo aver ottenuto ascolti da record e consensi, abbia avuto soli i complimenti di Claudio Petruccioli, l’unico della Rai, l’unico, che abbia riconosciuto ad Adriano l’alto livello artistico raggiunto".
Avete più visto Del Noce?
"No. Scomparso".
È sempre il direttore di RaiUno…
"Lo so bene. Del Noce è sempre molto impegnato. Parlo con Saccà visto che sto lavorando su due fiction".
Lei una volta ha litigato anche con Pippo Baudo.
"Era per Sanremo. Ero stata ammessa e Mia Martini no. Me ne vergognavo".
Baudo disse: dobbiamo giudicare le canzoni non i cantanti.
"La canzone di Mia Martini era bellissima. Ma soprattutto Mia era una grandissima interprete che rendeva meravigliosa ogni nota musicale".
Che cosa era successo?
"Sanremo non è mai del tutto autonomo. Altrimenti non si giustificano certe presenze e certe esclusioni. E non rappresenta la musica italiana".
Adriano ci andrebbe a Sanremo?
"Solo per distruggerlo e farlo rinascere dalle ceneri".
Qual è il programma televisivo che eliminerebbe subito se fosse a capo della Rai?
"Abolirei tutti quei programmi falsi, finti buonisti, che vanno in onda soprattutto il pomeriggio. Lavoreri per riproporre la tv dei ragazzi. Poi eliminerei quei programmi dove si vincono tanti soldi solo aprendo un pacco o facendo una telefonata".
Adesso che la sinistra ha vinto cambierà qualcosa?
"Spero che Prodi faccia molta attenzione perché la televisione è un mezzo molto potente. Bisogna fare scelte oculate, con grande senso etico".
Parliamo di politica.
"Ho vissuto queste elezioni con grande preoccupazione. Non mi è sembrato un grande momento democratico".
Che cosa non le è piaciuto?
"Le bugie che sono state dette. La violenza delle parole, la mancanza di etica. Il primo dovere di chi ci governa dovrebbe essere dare il buon esempio".
Mi faccia un governo di sole donne.
"Melandri, ministro della Cultura, Margherita Hack al ministero della Scienza, Stefania Prestigiacomo alla difesa".
Veronica Lario la vuole?
"Veronica Lario dice cose che, a volte, condivido. Potrebbe fare bene all’Ambiente".
Berlusconi ha detto che l’Italia è spaccata.
"Metà da una parte e metà dall’altra. Questa è la democrazia. Pensi se fosse stata 70 e 30. In democrazia basta un voto di più e si governa. Il termine "spaccato" non mi piace. Come dire che gli altri sono nemici".
Lei è mai stata candidata alle elezioni?
"No, per fortuna. Ma me l’hanno chiesto".
Chi gliel’ha chiesto?
"Vorrei evitare di dirlo".
Allora mi dica per chi ha votato.
"Ho votato per uno dei partiti del centrosinistra. Non mi chieda quale partito".
Voi parlate di politica in famiglia?
"Un po’ io e Adriano. Con i figli meno. Loro non sono particolarmente interessati. Lo sono per il sociale".
Chi è il più a destra e il più a sinistra?
"Non lo so e se lo sapessi non glielo direi".
Non voglio sapere il partito.
"Due di loro spesso non votano. Uno dei tre mi risulta che voti sempre".
Questa non è una risposta, è una crittografia mnemonica.
"Le piace?".
Una volta sembravate una coppia democristiana.
"Io e Adriano siamo credenti ma non bigotti. È successo di aver criticato certe decisioni della Chiesa.
Per esempio?
"Quando uscì il catechismo che in qualche modo legittimava, per casi rarissimi, l’uccisione. C’è un comandamento che dice: non uccidere. Io credo in Dio. Ma anche la Chiesa ha fatto degli sbagli. E per questo il papa Giovanni Paolo chiese perdono".
Qual è il Papa che le è piaciuto di più?
"Un Papa che non mi è piaciuto molto, anzi mi è piaciuto pochissimo, è stato Pio XII. Giovanni XXIII fu un papa coraggioso e l’ho amato molto. Wojtyla l’ho amato più di tutti e mi manca molto".
Ritiene giusto che i vescovi diano indicazioni di voto?
"Tutti ormai parlano di politica. Certo… un vescovo… è strano".
Che cosa pensa dei Pacs?
"Riconoscere i diritti civili alle coppie di fatto è sacrosanto. Il resto è ipocrisia".
E l’adozione da parte dei gay?
"Non sono favorevole. Però penso ai figli delle coppie cosiddette "normali" che vengono trattati malissimo e allora mi assalgono mille dubbi. Io sono amica di coppie omosessuali che potrebbero dare molto amore a bambini, per esempio abbandonati. Non conosco omosessuali violenti".
Voi siete convinti di avere prodotto dei figli felici?
"Li abbiamo amati e li amiamo molto. Poi a volte il troppo amore fa anche sbagliare".
Siete stati dei genitori un po’ ingombranti.
"Molto ingombranti. In casa avevamo una vita normale, nonni, zie, amici non dell’ambiente. Però poi i bambini uscivano e vedevano la copertine dei giornali e a scuola i compagni li consideravano "diversi". Questo può avere creato delle infelicità".
Non dev’essere divertente quando il compagno ti chiede l’autografo del padre…
"Fai fatica a trovare la tua identità. C’è sempre qualcuno che ti ricorda che non sei Rosita, Giacomo, Rosalinda ma figlia e figlio di Adriano Celentano e di Claudia Mori".
Mi aggiorna?
"Giacomo è sposato e ha un bambino. È autore televisivo".
Rosita?
"È fidanzata e lavora per Sky. Rosalinda fa l’attrice. Mi piacciono e stimo molto i miei figli. Sono bravi ragazzi e sanno di essere fortunanti, nonostante tutti".
Che cosa ricorda della sua gioventù?
"Facevamo fatica a mangiare tutti sia a pranzo che a cena. E quelle poche volte che mangiavamo carne, era festa. Mio papà faceva di giorno il rappresentante di commercio e la sera il cameriere nei night per farci studiare. Morì giovane. Non aveva i soldi per curarsi. Cambiavamo casa in continuazione. Pagavamo l’affitto i primi mesi poi ci sfrattavano. Non facevamo altro che incartare bicchieri per il trasloco. Bicchieri orrendi, con le ciliegine stampate. Ricordo la mia fanciullezza come un periodo passato ad incartare e scartare bicchieri con le ciliegine stampate".
Ricorda gli amici e le amiche di allora?
"Ricordo le zie, quattro, bellissime. Avevo poco tempo per gli amici. Cambiavamo sempre casa".
I bambini hanno sempre amici.
"Ricordo una casa bruttissima a Centocelle, in mezzo alle sterpaglie. Io giocavo coi maschietti a giubbe rosse e io ero un capo indiano. Vincevo sempre".
Periferie degradate. Lei se l’è presa anche con il sindaco Albertini perché se ne frega delle periferie…
"Albertini fa i viaggi in elicottero sulla città e contempla, tutto felice, i grattacieli che crescono in centro. Ma non vede le periferie che vivono in condizioni terribili. Io obbligherei chi progetta e costruisce quegli orrendi palazzacci in periferia ad andarci ad abitare".
Il suo primo film, Cerasella, quando aveva 14 anni…
"Poi Rocco e i suoi fratelli, Sodoma e Gomorra, Il corazziere. Era il sogno che si realizzava. Ero finalmente utile alla mia famiglia, non cambiavamo più casa, mangiavamo carne un po’ più spesso".
Quanto guadagnò con Cerasella?
"Tantissimo. Mezzo milione di lire. Comprai subito a mio papà una Lambretta e demmo l’anticipo per comprarci la casa".
Qualche anno dopo conobbe Adriano. Lei ne parla sempre bene.
"Io amo tantissimo Adriano. Lo amo e lo stimo. E poi mi fa ancora ridere. Nessuno può parlare male di Adriano. Lui è profondamente buono, onesto, coerente".
Avrà pure dei difetti.
"È molto testardo. Non riesce a dire di no".
Voi avete avuto un periodo di crisi economica…
"Adriano, per la sua generosità, non controllava niente, la casa discografica la gestivano altri per lui. Un giorno si accorse che le cose non andavano come dovevano andare".
Poi c’è stata la crisi del matrimonio.
"Sentivo la mancanza di un po’ d’intimità".
Ci fu il famoso tradimento. La sbandata per Ornella Muti.
"Non ho nulla da aggiungere. Le posso confermare che non pensammo mai di separarci. L’amore non era stato "intaccato". Eravamo forse travolti dall’essere sempre osservati da tutti".
Dissero che anche lei aveva avuto una storia… Un maestro di sci…
"Se fossi andata al mare sarebbe stato un maestro di nuoto".
Lei era gelosissima…
"Eravamo gelosi tutti e due. Io mettevo le minigonne e lui me le tagliava".
Oggi, venti anni dopo, parlate ancora della sbandata di Adriano?
"Sono stata io a far soffrire Adriano. La sua è stata una reazione. Si sentiva solo. Non era un tradimento d’amore. L’amore era sempre fra lui e me. Fortissimo. Noi continuavamo ad essere innamoratissimi uno dell’altra".
Lei qualche anno fa mi disse, parlando della sbandata di Adriano per Ornella Muti: la cosa è vera, magari il nome non è quello.
"Non vorrei continuare a parlare di questo".
Spengo il registratore. Lo dica solo a me. Perché mi disse così?
"Se gliel’ho detto vuol dire che c’era qualcosa di vero".
Farebbe pensare a un’altra donna…
"Un po’ di mistero non guasta, soprattutto per le cose di nessuna importanza".
Insomma non era una bugia.
"In genere io dico bugie, però quella volta credo fosse la verità".
Adriano ha venduto cento milioni di dischi.
"Più di cento milioni, in quarant’anni di carriera".
Allora siete più ricchi di Berlusconi.
"Essere più ricchi di Berlusconi è impossibile".
Ho letto che incassa 70 mila euro al giorno di diritti.
"Assolutamente falso. Adriano è famoso per non aver firmato conzoni scritte da lui, sia per i testi sia per la musica. Molti diritti, quindi, vanno ad altri".
Gioco della torre. Vespa o Mentana?
"Salvo Mentana. A Vespa farebbe bene un anno sabbatico".
Ventura o De Filippi?
"La Ventura è un po’ più allegra, un po’ più pazza".
Costanzo o Baudo?
"Butto tutti due. Sono un genere di intrattenitore che non mi piace".
Qual è il genere che le piace?
"Che domande. Adriano".
AH RUGANTI’,COME IL MAESTRO DI SCI? MA ALLORA NU N’è VERO,NO? DAI NON ME DITE DE SSI-CHE CE RIMANGO MALE
ADRIANO MA CON ORNELLA NU CE STATO NIENTE,NO?
giacoBBino milanesino
CIUCCPOLITIK? NON è IL CASO DI JOAN NO MA DI CHI CIUCCIA
Secondo me la cosa nn era con la muti ma con la moro. La muti ha sempre smentito alacremente.e che glie fregava? Manco stava con nessuno.