- 13 Maggio 2004
La sua rubrica si chiama l’«Anticentro». Giordano Bruno Guerri, 53 anni, scrittore e giornalista, direttore dell’Indipendente, odia la moderazione. «È una vita che combatto chi accontenta tutti e non fa mai niente di deciso», spiega. È la persona adatta, Guerri, per parlare di terzismo. Dice: «Se terzismo è dare un colpo al cerchio e uno alla botte sono contro»
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- 6 Maggio 2004
Tanti anni fa era un democristiano doc. Aveva cominciato con la Costituente e in seguito era diventato più volte ministro. Di lui, i nemici, raccontavano che quando era magistrato aveva chiesto l’applicazione della pena di morte per un condannato. E dicevano anche che era un po’ bigotto e che aveva maltrattato una signora, in un ristorante, scandalizzato dalla scollatura troppo audace.
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- 29 Aprile 2004
Io, donna di sinistra «ripescata» dalla destra
«L’unico riconoscimento mi è venuto da Berlusconi e da Galliani». E poi le «comparsate» a raffica da Bruno Vespa… La soubrette dice che la sua colpa è essere donna preparata e coerente. Ma ammette: «Di essermi rifatta le labbra mi sono pentita, del seno no».
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- 22 Aprile 2004
Cominciarono a parlare di lui in occasione della telecronaca della vittoria dei fratelli Abbagnale, ai mondiali di Monaco di Baviera, quando urlò talmente tanto che perse la voce. Poi si fece notare intervistando i calciatori a fine partita indossando un cappellone da cowboy. Quando il Napoli vinse lo scudetto, riuscì ad entrare negli spogliatoi, chiudendo fuori tutti i colleghi, e consegnò il microfono a Maradona che si esibì in un formidabile evento televisivo. A metà di una dignitosa carriera di giornalista Giampiero Galeazzi ha conosciuto l’incontro con le folle e la grande popolarità prestandosi per Domenica In a fare la spalla un po’ cialtronesca di Mara Venier che lo chiamava «bisteccone».
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- 15 Aprile 2004
- 8 Aprile 2004
Dalla periferia degradata di Milano al seggio in Parlamento, passando per l’oratorio, Comunione e Liberazione, il consiglio comunale di Milano e Forza Italia. Maurizio Lupi oggi ha 44 anni. Negli archivi dei quotidiani non ci sono molti ritagli su di lui. Eppure è uno dei «giovani» più indaffarati del centro-destra. «Noi di Comunione e Liberazione non siamo alla ricerca spasmodica di visibilità», spiega. «Io poi non ho mai frequentato i palazzi del potere romani. Sono nato a Baggio, mio padre e mia madre sono operai immigrati. Vivo e sono radicato a Milano».
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- 1 Aprile 2004
«Dormo, mangio, lavoro, faccio sesso», «Ho delle tette bellissime», «Quando un uomo mi piace lo sbatto al muro», «Ho un ottimo rapporto con la masturbazione», «La mia prima canna me la sono fatta a tredici anni», «Mi ubriaco spesso», «Da ragazza rubavo», «Ho grande passione per le tette delle donne». Parla Jane Alexander, 31 anni, attrice. Il suo primo incontro con la visibilità fu quando fece Zengi, un programma demenziale di quiz notturni per La7. Oggi è approdata alle grandi masse di Elisa di Rivombrosa dopo essere passata per Prendimi l’anima di Roberto Faenza, dove faceva la moglie di Jung. La prima domanda sorge spontanea. Jane, c’è o ci fa? «Un po’ e un po’».
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- 25 Marzo 2004
Insieme fanno mezzo palinsesto. Lei, Maria De Filippi, con Amici, C’è posta per te, Uomini e donne. Suo marito, con il suo Maurizio Costanzo Show e Buona Domenica. Maria, siete una copia di tossici da lavoro?
«Potresti chiamarla anche bulimia da lavoro. Ma posso motivarla. Se si chiude una trasmissione mando a casa trenta persone. Che non guadagnavano mica quello che guadagno io».
Bulimia da altruismo?
«Dire che lo faccio solo per gli altri sarebbe una bugia perché poi il lavoro che faccio mi piace tanto ed è strapagato».
Chi è più tossico? Tu o Maurizio?
«Io mi concentro su alcune cose che mi piacciono. Non ho duemila interessi e curiosità come lui».
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- 18 Marzo 2004
Sembra quasi un ritorno della Dolce Vita. Tornatore, Chiambretti, Giaccio, D’Agostino, Pino Daniele, Elena Sofia Ricci, Rita Rusic, Stefania Rocca, Marco Risi, Irene Ghergo. Si incontrano non in via Veneto ma nelle case private a guardare la televisione. Veri e propri gruppi d’ascolto per i fumettoni televisivi o per Sanremo. D’estate nella villa di Giovanni Malagò, a Sabaudia, davanti a un grande telone sul mare, per una visione collettiva dell’ultimo Dvd. Organizza il tutto Enrico Lucherini, 70 anni, il più famoso press-agent dello spettacolo, l’uomo che pur di lanciare un film inventa amori, incidenti, suicidi, drammi, un grande falsario dell’informazione. In occasione del Festival di Sanremo allestisce anche una speciale scenografia particolare. Fiori finti dovunque, kitch imperante, d’obbligo vestiti a fiori. Appena canta Albano tutti a mangiare. Appena canta Reitano tutti a bere. Poi la riffa, anzi la scommessa. Venti euro ciascuno e se li prende chi indovina primo secondo e terzo. La più brava è Rita Rusic. Ha già vinto tre volte. «Tutti vorrebbero venire alle nostre feste», racconta Lucherini. «Il mio divertimento è cacciare la gente che si imbuca. Via, quella è la porta».
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- 11 Marzo 2004
Ogni tanto si innamora di un leader politico e lo segue. «Don Gianni è un grande cappellano di corte portato ogni volta a sinceri e sconfinati entusiasmi», mi ha detto un suo vecchio amico, Giano Accame. Oggi lo sconfinato entusiasmo di Gianni Baget Bozzo, 78 anni, è per Silvio Berlusconi. Alla festa per i dieci anni di Forza Italia il premier ha letto un suo articolo in cui diceva che Forza Italia era nata grazie allo Spirito Santo. L’episodio gli è costato una bella lavata di capo del vescovo di Genova, Tarcisio Bertone. Nel 1981 gli era stata vietata la messa in pubblico. Nel 1985 era stato sospeso «a divinis». Ci siamo di nuovo?
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