Fabrizio Rondolino - (letta 5.883 volte)

La prima volta. Indimenticabile. Silvia. Lui, Fabrizio Rondolino, ex homo dalemianus, oggi tornato a fare il giornalista, aveva sedici anni. Silvia, quindici anni, era una sua compagna di scuola. Grandi passeggiate al Valentino, Torino, mano nella mano. Grandi balli appiccicati, grandi pomiciate. E poi un giorno successe. Rondolino, orsù, racconta.

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Lamberto Sposini - (letta 12.020 volte)

Un mal di pancia. Ecco che cosa è l’amore. Quando scopri la donna dei tuoi sogni, dei tuoi desideri, ti viene un mal di pancia. Un vero, realistico mal di pancia. “Oppure le farfalle, come diciamo noi umbri”, spiega Lamberto Sposini, che è di Foligno e che ha fatto l’università a Perugia. Il vice direttore del Tg 5, che quasi sempre finisce ai posti alti nelle fondamentali classifiche degli uomini più sexy, più desiderabili, più belli, più attraenti, il primo vero grosso importante mal di pancia lo ebbe per una ragazza francese, in vacanza, a Cattolica.

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Antonio Di Pietro - (letta 5.964 volte)

Tonino, ti ricordi la prima volta che hai fatto l’amore? “Sinceramente no”. Come sarebbe a dire? Non è possibile. Sei reticente. “A un ragazzino non capita, da un giorno all’altro, di fare l’amore”. E che cosa capita? “Capita un’attività in progress”. Antonio Di Pietro, il giudice più famoso d’Italia, il campione di Mani Pulite, oggi politico per l’Italia dei Valori, nicchia. Come se il primo rapporto sessuale non fosse un evento indimenticabile della propria giovinezza. L’uomo che ha fatto confessare mezza Italia non vuole confessare.

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Piero Chiambretti - (letta 6.890 volte)

“La prima volta fu con una ragazza, si ricordo bene, era una ragazza. Più grande di me: lei 22, io 18. Mi chiese: “Quante volte l’hai fatto?”. Ed io: “Più di te”. L’ho buttata lì. Neanche fossi Humphrey Bogart. M’è venuta bene. Io volevo essere quello che vince. Il piccolo Napoleone del secolo. Ho cominciato tardi. Ma poi ho recuperato. Madonna se ho recuperato. La prima volta fu a casa mia, nella mia stanza. E’ stato come quando sono andato la prima volta a New York. Mi è sembrato di esserci già stato, sembrava un deja vu. Fino a quel momento avevo solo dato dei baci con la lingua approfittando del gioco della bottiglia. Quando andava male baciavo la bottiglia. Diciamo che fino a un certo punto ho baciato più bottiglie che ragazze. La prima volta pensavo che dovevo dare la sensazione che l’avevo già fatto. Aveva delle enormi tette. Non riuscivo a contenerle nelle mani perché avevo le mani piccole. Dovevo essere disinvolto, cioè… diciamo che dovevo trovare subito la via…sì… la via giusta insomma, non sbagliare…”

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Ignazio La Russa - (letta 6.909 volte)

Ti ricordi la prima volta, Ignazio, la prima volta che hai fatto l’amore? Ti ricordi lei com’era? Dove eravate? Ti ricordi se ti è piaciuto? Eri imbranato? Lei è rimasta contenta? “Ricordo tutto. Tutti i particolari. Ma è il caso?” E’ il caso. Ignazio La Russa, 52 anni, deputato di An, mefistofelico braccio destro di Gianfranco Fini, aveva 17 anni quando fece l’amore la prima volta. “Eravamo innamorati. Flavia. Anche lei era vergine. Io non le dissi che era la prima volta anche per me. Stava nello stesso mio collegio svizzero. Un giorno mi disse che era stufa di essere l’unica vergine del collegio. Mi disse: “Basta, scappiamo”. Scappiamo dove? “Non me ne frega niente. Questa notte scappiamo e facciamo l’amore”.”

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Vauro Senesi - (letta 16.858 volte)

“Alda era molto più grande di me. Non a caso faceva l’assistente sociale. Io avevo 16 anni. Nella stanzetta da extraparlamentare di Lotta Continua lo stereo suonava “Sei minuti all’alba” di Enzo Jannacci. Abbinamento tra sesso e fucilazione che avrebbe fatto la felicità di qualche freudiano. Dalla parete ci guardava Che Guevara. Per me era la prima volta. Dopo aver consumato mi innamorai follemente di lei. Io mi innamoro sempre dopo, per gratitudine. Il fatto che qualcuna me la dia mi sembra una cosa così umanitaria e commovente, che la mia gratitudine si trasforma in amore”. Vauro, il disegnatore satirico del Manifesto, l’uomo che ha un nome che sembra un soprannome, e invece si chiama proprio così, Vauro di nome, Senesi di cognome, la butta sul comico.

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