- 28 Aprile 2002
Che cosa è il matrimonio per una coppia di trentenni? L’amore, la cerimonia, i figli, le interferenze di amici e parenti, la sopportazione, il tradimento, la noia. E poi, altissima percentuale, la separazione. Un finale che si ipotizza fin dall’inizio. Perché è vero, ci si sposa, ma “casomai”, ci sono molte vie di uscita. Stefania Rocca ha trent’anni, è la protagonista insieme a Fabio Volo, dell’ultimo film di Alessandro D’Alatri, “Casomai”.
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- 25 Aprile 2002
Ettore Adalberto Albertoni, consigliere di amministrazione della Rai, assessore alla cultura della Lombardia, rappresenta un simbolo. E’ la prima volta che la Lega entra nell’ente radiotelevisivo nazionale in una posizione di comando. Una rivoluzione. Teatro dialettale, storie locali, musiche regionali? Arriverà in Rai la stagione dell’uva fogarina?
Albertoni, ce lo dica lei. Riempirete il palinsesto di filande e di mondine?
«Questo è razzismo. Che della gente si permetta di ironizzare sui canti della filanda è incredibile: oh, io sono figlio del popolo!»
Si immagina, il sabato sera, le mondine al posto della Carrà?
«Io chiedo una cosa diversa: che un certo numero di ore della programmazione regionale venga dedicato alla cultura popolare, all’economia e alla storia dei territori, alla creatività artistica popolare. Io non pretendo che la gente parli in dialetto però non mi dimentico che in Lombardia 5 milioni di abitanti su 9 lo parlano.»
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- 21 Aprile 2002
Ha cominciato con Gerry Scotti, da valletta muta. Ha continuato con Fabrizio Frizzi, con Paolo Rossi, con Vincenzo Mollica. Natasha Stefanenko, 32 anni la prossima settimana, giraffona russa, ha avuto un suo momento di popolarità con la pubblicità Riello (“No geli, no scotti, più mano!”) ma il vero successo lo ha raggiunto con le varie versioni di “Convenscion”, la trasmissione di Gregorio Paolini. Ochetta che viene dalla moda? Nemmeno per sogno. Laureata in ingegneria metallurgica.
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- 18 Aprile 2002
Ogni volta che si prevede qualche cambiamento, qualche alta nomina, qualche novità, alla Rai cominciano le grandi manovre. Transumanze silenziose, ricordi di antiche passioni politiche, improvvise proposte di alleanze. La piaggeria, che già si aggira incontrastata nei corridoi radiotelevisivi, prende nuovo vigore. «La grande maggioranza dei giornalisti arriva dall’esperienza della Dc», spiega Paola Angelici, caporedattore del Tg2, segretaria del Singrai, il sindacato di destra dei giornalisti Rai (quello di sinistra, ufficiale, storico, è l’Usigrai). «Quindi c’è una zona non schierata che nei momenti di cambiamento è in attesa di capire dove si va a parare. È un’ampia zona paludosa. In altri tempi si sarebbe chiamata maggioranza silenziosa». Altri tempi. Ma adesso? La Rai è diventato il capoluogo dei leccapiedi?
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- 11 Aprile 2002
Sempre in mezzo al ciclone. Quando era ministro della Giustizia del governo Dini, Filippo Mancuso, ex magistrato, ordinò le ispezioni al pool di Mani Pulite suscitando l’indignazione della sinistra, mettendo in difficoltà il governo e licenziando gli ispettori che tornavano con un nulla di fatto.
Quando chiesero le sue dimissioni, rifiutò di andarsene finché il Senato non gli votò la sfiducia. Nell’immaginario della destra era diventato il campione della lotta contro le toghe rosse. E la sinistra non ha dimenticato. Come si è visto nella vicenda della sua candidatura per il Polo, fatta dallo stesso Silvio Berlusconi, per la Corte Costituzionale, con il veto dell’opposizione e le bocciature in serie. Onorevole Mancuso, sembra che lei non abbia raccolto, a volte, nemmeno tutti i voti dei suoi. «Chi ha detto questa malignità ha dimenticato che in Parlamento mancavano 60 colleghi che erano in missione o malati».
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- 7 Aprile 2002
Fu una tappa fondamentale nella storia dei film hard: “Histoired’O”. La protagonista era una bellissima ragazza francese di origine italiana al suo primo film: Corinne Clery. Oggi Corinne è al Teatro Nuovo di Milano che recita il ruolo di una affascinante francese di 50 anni. Anche Corinne ha doppiato i cinquant’anni ed ha alle spalle una carriera che l’ha portata a recitare per i migliori registi e accanto ai più affascinanti attori. Resta un problema: ha 52 o 53 anni?
Io sono nata il 23 marzo del 1950, sono l’unica attrice che dice la sua età.
Mai diminuita?
Ho un figlio di 33 anni. Non posso mica averlo avuto a 15! Poi quale pezzo della mia vita togliere? Anche i miei errori mi piacciono.
Quali errori?
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- 4 Aprile 2002
La miccia l’ha accesa Maria Grazia Bruzzone, giornalista de La Stampa nel libro L’avventurosa storia del Tg in Italia, scrivendo che Antonio Ghirelli era stato fatto direttore del Tg2 su segnalazione di Serenella, la segretaria di Craxi. Ghirelli, accusato di essere innamorato anche fisicamente del leader socialista, ha risposto piccato, con una lettera al Foglio, parlando di spazzatura. A questo punto è intervenuto Don Pancrazio, probabile pseudonimo di Sandro Curzi, su Liberazione. Poche righe, molto carine, che ricordavano per quanto, sostanzialmente, Ghirelli fosse stato un cortigiano di Craxi. Cortigiano: pane per i nostri denti. Piaggeria? Adulazione? Ghirelli leccapiedi del cinghialone? Eccoci qua, davanti al mitico ottantenne che fu direttore di Tuttosport, del Corriere dello sport, del Mondo, del Globo, del Tg2, dell’Avanti!, portavoce di Craxi e di Pertini. «Intanto devo dire che Bettino non era il mio tipo. Non ho niente contro i gay. Ma il mio ideale resta mia moglie e, in subordine, Marilyn Monroe».
Non prenderla alla larga. Era una metafora. «Io ero direttore di un giornale quando Craxi portava i calzoni corti». E questo che vuol dire? «Vuol dire che la mia carriera non si discute. Quando Craxi mi ha fatto direttore del Tg2, sono stato io che ho fatto un piacere a lui, non viceversa».
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