Monica Guerritore - (letta 41.264 volte)

Ha finito una settimana fa "Scene da un matrimonio" in teatro. Ventimila spettatori in tre mesi al Piccolo Eliseo di Roma. Questa estate comincerà, diretta come al solito dal suo compagno Gabriele Lavia, il remake di "Senso", uno dei capolavori di Luchino Visconti, tratto dal romanzo di Camillo Boito. Sarà Livia Serpieri, ruolo che Visconti affidò ad Alida Valli, la nobildonna che per amore tradisce i patrioti ma poi, tradita, uccide il suo amante. "Io capisco una donna pronta a qualsiasi umiliazione per l’uomo", racconta Monica Guerritore. "La donna è capace di tutto per amore. E’ predisposta così. La sua memoria genetica le dice che soffrirà per amore. La sofferenza è dentro il suo Dna".

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Claudia Koll - (letta 16.900 volte)

"Io tifo per i delinquenti, perché mi piacciono quelli che perdono". Per otto mesi Claudia Koll ha interpretato la parte di poliziotta. Per otto settimane la vedremo su Rai Uno in "Linda e il brigadiere". Ma l’inizio non sembra dei più felici. Allora Claudia, com’è questa storia dei delinquenti?

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Giuliana De Sio - (letta 14.267 volte)

Agli uomini si fanno sempre domande intelligenti. Alle donne domande frivole. Giuliana De Sio, attrice, sempre scontenta dei giornalisti, si ribella all’immagine che le hanno costruito addosso. Un’immagine che non le assomiglia, di rompipalle, di lamentosa, di cattiva, di scontrosa. Immagine che la danneggia e le dispiace.

Allora, signora De Sio, che cosa pensa della bicamerale?

Veramente, se c’è qualcosa della quale non mi piace parlare è la politica.

Ma avrà delle opinioni.

E’ paleolitica questa idea che noi che facciamo spettacolo dobbiamo esprimerci sui fatti dell’universo mondo.

La bicamerale non è l’universo mondo.

Ma allora lei vuole parlare di politica.

Per carità, faccia come vuole.

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Vittorio Sgarbi - (letta 7.917 volte)

Ceravamo quasi abituati alle sue provocazioni ma adesso che Vittorio Sgarbi è entrato nel Palazzo, ed è diventato presidente della commissione Cultura, finirà di fare il guastatore? Si intrupperà nella disciplina del grande partito di maggioranza?
«Anche prima ero in un partito di maggioranza. Ero nel Pii. Ma era un partito piccolo e senza disciplina. Forza Italia invece è un partito grande e con una disciplina interna legata al leader Berlusconi».

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Helenio Herrera - (letta 21.251 volte)

Ancora oggi, a trent’anni dai suoi trionfi con l’Inter, Helenio Herrera è l’allenatore più famoso del mondo. Va spedito verso gli ottanta anni e dal suo ritiro veneziano (abita proprio in faccia al ponte di Rialto, sul Canal Grande) continua a seguire il calcio italiano e mondiale con un occhio di riguardo per i nerazzurri portati alla rovina da Pellegrini (“si crede un mostro del calcio e per poco non finiva in B”). Lo chiamavano HH, ma molto più spesso “il mago”.

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Loredana Berte’ - (letta 92.188 volte)

Loredana, anche lei nuda come fosse una ragazzina in cerca di prima scrittura?

No, che c’entra? Io ho cominciato a fare le foto vestita. Ad un certo punto non avevo più niente da mettermi e allora ho detto al fotografo: “Ho finito i vestiti, o mi fai delle foto dentro al letto oppure basta”.

E lui che cosa ha detto?

Ha detto: “Si, si, mettiti dentro al letto”.

Sarà mica voglia di trasgressione…

Ma va! Ormai! No, mi sembrava di lavorare con Newton. Sono nudi artistici.

Ma lei è trasgressiva?

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Enrico Mentana - (letta 6.048 volte)

Non ne vuole sapere di essere il megafono di Berlusconi e continua a fare il suo Tg5 come non fosse un prodotto Fininvest. Non solo: si arrabbia anche, e minaccia le dimissioni, se gli altri Tg di Sua Emittenza, come il Tg4 di Emilio Fede, prendono parte alla campagna elettorale di Forza Italia. Che cosa sta succedendo? Enrico Mentana, che quando era alla Rai era accusato di essere un lottizzato craxiano, difende la sua autonomia, fa l’eroe, viene sbertucciato da Giuliano Ferrara che lo invita a rientrare nei ranghi, critica la decisione di Berlusconi di presentarsi alle elezioni e disegna una linea di demarcazione tra l’imprenditore di genio e il leader politico. E Berlusconi non lo tocca, non lo sgrida, non lo mette in difficoltà come ha fatto con Montanelli. Dicono i maligni: Mentana è la foglia di fico che serve alla Fininvest per nascondere le sue vergogne.

 

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Stefania Sandrelli - (letta 29.433 volte)

E’ la preferita di Zhirinovskij, il nazionalista russo che ha vinto le ultime elezioni sconfiggendo anche Eltsin. Da quando vide "Sedotta e abbandonata" Zhirinovskij non ha potuto più dimenticarla. Ma Stefania Sandrelli, 47 anni, sembra non eccitarsi troppo alla notizia. Lei vuole piacere solo alle persone che le piacciono. "Quello ha una brutta faccia", ha detto appena le hanno riferito la notizia.

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Emanuele Milano - (letta 5.488 volte)

Il terzo polo televisivo. Chi lo fa? Telemontecarlo? Agnelli, Caracciolo? Videomusic, Hachette, Bertelsmann?
Da soli o alleandosi fra loro? Gli osservatori più attenti dicono che sarà Telemontecarlo il nucleo attorno al quale si formerà il gruppo che cercherà di spezzare il duopolio Rai-Finivest. Quando, dopo aver chiesto la cassa integrazione, Tmc ha cominciato una notevole campagna acquisti (Curzi, Augias, Fazzuoli), si è andata diffondendo la certezza che qualcosa sta bollendo in pentola. “Sette” è andato a controllare quello che succede con Emanuele Milano, ex direttore generale della Rai, oggi direttore generale di Tmc.

Ci si chiede: dove prendete tutti questi soldi, visto che finora avete pianto miseria?

I soldi ci sono stati messi a disposizione dagli azionisti. Ma se si parlava di disastro…

Tmc è troppo importante, troppo costosa perché possa raggiungere un equilibrio economico. Bisogna dimagrirla, renderla efficiente e snella, risparmiare sui costi fissi per avere maggiori risorse da mettere a disposizione del prodotto. E’ quello che stiamo facendo. Sia che i nostri azionisti vogliano tenere Tmc, sia che la vogliano cedere, è necessario rivitalizzarla, renderla appetibile.

D’accordo, ma la state vendendo o no?

Fino a quando non sarà chiarito il quadro generale sarà difficile trovare dei soggetti che rischino i capitali ingenti che la televisione richiede.

Gira la voce che sia la Fiat…

Un grande gruppo industriale come la Fiat potrebbe avere l’interesse e l’intenzione di entrare in televisione. Però vorrà farlo in questo momento di incertezza o vorrà aspettare prima che le bocce si fermino sul tavolo?

Viene da pensare quindi che voi stiate risanando l’azienda per conto dell’acquirente…

Io posso solo dire che mi meraviglierei se i nostri azionisti che considerano cedibile in tutto o in quota Tmc non fossero a giro a sentire, a cogliere, a parlare. Solo che se lo stanno facendo, come penso, lo stanno facendo a livello loro, a livello molto alto e noi non siamo coinvolti.

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[csf ::: 20:25] [Commenti]
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Sergio Cusani - (letta 3.601 volte)

Sergio Cusani fino a qualche mese fa era uno di quelli che contavano. Non famosissimo ma potentissimo. Aveva un passato di militante nel movimento studentesco milanese ma nel presente era soprattutto bene introdotto presso politici, industriali, finanzieri, banchieri. E fra i socialisti. Ascoltato consigliere di Raul Gardini, era stato al centro dell’affare Enimont. E per quello ä finito in galera, accusato di falso in bilancio e di violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti a causa di una colossale mazzetta di 150 miliardi pagata ai partiti, Psi e Dc in testa. Ha meravigliato la sua linea processuale. Ha ammesso i fatti contestati ma non ha detto una parola di più, e non ha fatto nomi. Con i giudici si è comportato in maniera quasi sprezzante, dopo aver scelto un avvocato, Giuliano Spazzali, “di opposizione”. Non ha chiesto la libertà. Ma un processo, e subito. Il suo, dicono i giudici, ä un atteggiamento oppositivo.

Lei è un personaggio di cui finora si sapeva poco. Vuole descriversi da solo?

Molti mesi prima della mia cattura, 23 luglio 1993, sull’onda dell’inchiesta Mani Pulite, sono stato preso di mira da alcuni giornali. Chi non mi ha mai conosciuto ha cominciato a costruirmi addosso alcuni profili immaginari. Sono così passato da oscuro contabile al servizio del Psi ad emulo di Cuccia nell’alta finanza.

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[csf ::: 07:32] [Commenti]
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