Pasquale Chessa - (letta 10.569 volte)

Una vita da vicedirettore. Di Alberto Statera, di Nini Briglia, di Andrea Monti, di Carlo Rossella. E soprattutto di cattivo carattere. All’Espresso, all’Europeo, a Epoca, a Panorama: ogni volta grandi polemiche, grandi litigi. Un destino da secondo? Una scelta? Pasquale Chessa, 55 anni, sardo di Alghero, fra qualche settimana insegnante di Storia del fascismo in Europa a Scienze Umanistiche alla Sapienza di Roma, uomo con il Dna a sinistra che lavora a Panorama, come se lo spiega?
«È capitato. Mi sarebbe potuto capitare anche di fare il direttore. Ma sarebbe stato peggio. Non avrei potuto farlo bene come mi sarebbe piaciuto. Meglio fare il vice».

Leggi tutto »

[csf ::: 00:00] [Commenti]
Share
  
Paolo Serventi Longhi - (letta 37.568 volte)

Emilio Fede lo chiama Serpenti Lunghi e lui si arrabbia. Paolo Serventi Longhi è il capo di tutti i giornalisti italiani, il Cofferati dei mass media, il segretario del sindacato della stampa. La destra lo attacca e lui risponde duramente rinunciando solo ad un’arma, la querela. Paolo Serventi Longhi è decisamente di sinistra ma ha un nome che ricorda nobiltà papalina nera. “Provengo da una famiglia di nobili”, ricorda con una punta di compiacimento. “Il primo Longhi fu fatto cardinale da Celestino V. Ma mio nonno si mangiò tutto con le donne. Rimanemmo con una mano davanti e una di dietro”.

Leggi tutto »

[csf ::: 00:00] [Commenti]
Share
  
Clemente Mimun - (letta 16.253 volte)

È passato indenne attraverso epocali cambiamenti politico-professionali. Clemente Mimun lo hanno soprannominato Panda per come riesce a sopravvivere a tutti i mutamenti di clima televisivo. In Tv ha cominciato, in quota socialista, nel Tg1 democristiano, ha proseguito nel Tg2 craxiano, passato nel Tg5 berlusconiano. È tornato come direttore nel Tg2 della Moratti, è stato confermato dai veltroniani del centro sinistra. E con il ritorno di Berlusconi a Palazzo Chigi è finito a dirigere il Tg1, l’ammiraglia. In quota Forza Italia, naturalmente. Ma tutto questo parlar di politica e di magliette lo infastidisce. Socialista? Berlusconiano? A questo gioco non vuole giocare.

Leggi tutto »

[csf ::: 00:00] [Commenti]
Share
  
Barbara Palombelli - (letta 13.674 volte)

La bufera è passata indenne su di lei. Da quelli che le domandavano come si sarebbe comportata da first lady, a quelli che esaminavano col microscopio ogni suo articolo per leggerci, come nei fondi del caffè, quello che avrebbe fatto Francesco Rutelli. Ora che la sconfitta elettorale della sinistra è stata digerita e metabolizzata Barbara Palombelli è più libera di essere se stessa. Perfino di dire che non ha votato per il marito. «Ho votato per i Ds», dice, ricordando la sua lunga militanza a sinistra. E ribadisce il suo diritto di non essere considerata «la moglie di». «Sulla Prima Repubblica, sulla Coca Cola e sulla Roma la penso in maniera diversa da Francesco», ha risposto con asprezza a un articolo del Foglio che faceva confusione fra il mestiere di Barbara e la candidatura di Francesco.

Leggi tutto »

[csf ::: 00:00] [Commenti]
Share
  
Stefania Craxi - (letta 43.558 volte)

Oltre 150 interviste sugli old boys net, sui voltagabbana e sui leccapiedi. Un nome ricorrente, Bettino Craxi. Da lui hanno riparato molti ex sessantottini quando hanno avuto bisogno di un tetto, attorno a lui si è formata una corte di incredibili adulatori, partendo da lui si è verificato quel fenomeno carsico dei craxiani, prima osannanti, poi rinneganti, poi di nuovo entusiasti. Stefania Craxi ha letto quasi tutte le interviste. E ogni volta che compariva il nome del leader socialista ha preso appunti. Poi mi ha detto: “Vogliamo fare il punto su tutte le bugie che sono state raccontate?” Ed io: “Vogliamo”. Eccoci qui ad esaminare, una per una, le bugie degli intervistati.

E’ armata?

“Perché?”

Ho letto che gira armata.

Leggi tutto »

[csf ::: 00:00] [Commenti]
Share
  
Carlo Taormina - (letta 9.296 volte)

Qualcuno lo definisce l’avvocato-prezzemolo, perché è dovunque. Nelle sue cause, in quelle degli altri, all’università, in Forza Italia, al governo, alla televisione. E in tutte le polemiche possibili. Carlo Taormina, antipatico a molti, temuto da tutti, è stato il difensore di Craxi, Muccioli, Andreotti, Priebke.

Leggi tutto »

[csf ::: 00:00] [Commenti]
Share
  
Katia Noventa - (letta 8.216 volte)

Va bene, Fidel Castro ha la sua età, forse non è più tanto lucido, ma come mai non dà interviste a Biagi, a Scalfari, alla Fallaci e le dà alla bella Katia Noventa? L’intervista al dittatore di Cuba realizzata da Katia Noventa e pubblicata, “a giornali unificati”, da Chi e dal Giornale, ha fatto parlare. Soprattutto gli invidiosi. Come ha fatto la Noventa a realizzare questo scoop? Dicono: con l’aiuto del suo amico Pupi Nunzio D’Angeri, console onorario del Belize, braccio destro di Arafat, in stretti rapporti d’affari col regime cubano grazie alle esportazioni di quintali di sigari. Fin qui, affari loro. Ma lo scoop di Katia è arrivato anche pesantemente nella convention della cultura della destra di Firenze promosso da Marcello Dell’Utri. E’ stato il provocatore Valerio Riva a introdurlo. “Ma che cosa venite a parlarmi di debolezza della cultura di destra”, ha detto, “se perfino il mio quotidiano, il Giornale, dopo decine di miei articoli critici nei confronti di Castro, arriva a pubblicare un’intervista a Fidel che supera in leccaculismo cubano perfino il peggiore Gianni Minà?” Un’intervista tappetino, secondo Valerio Riva, nemico storico di Minà, autore di una celebre intervista al lider maximo che Riva bollò come “la più lunga intervista in ginocchio mai realizzata al mondo”.

Leggi tutto »

[csf ::: 00:00] [Commenti]
Share
  
Renzo Foa - (letta 28.740 volte)

È diventato una presenza costante di queste interviste. Renzo Foa, figlio del mitico Vittorio e della mitica Lisa, personaggi fondamentali della storia della sinistra italiana, lui stesso direttore di un’edizione dell’Unità molto apprezzata, culturalmente e politicamente coraggiosa. Lui, Renzo Foa, ha saltato lo steccato, sta con quelli di Forza Italia e scrive per il Giornale, quotidiano di Paolo Berlusconi. Voltagabbana doc, adulatore principe del nuovo potere. Ghirelli, Caldarola, Pellicani, Sansonetti, Simona Ercolani: il loro dito accusatore si è alzato spietato e a un certo punto Renzo Foa si è stufato. «Capisco che si sentano colpiti, ma non capisco perché loro non capiscano», dice. Ed eccolo qui, a spiegare perché non è un voltagabbana. E nemmeno un adulatore.

Leggi tutto »

[csf ::: 00:00] [Commenti]
Share
  
Piero Sansonetti - (letta 11.601 volte)

Voltagabbana e leccapiedi vanno per la maggiore. Dopo il libro di Pia Luisa Bianco, Elogio del voltagabbana, che l’anno scorso ravvivò il dibattito sull’abitudine di molti italiani di saltare il fosso per andare ad adulare un nuovo padrone, un altro libro appena uscito, Dal ’68 ai No-Global, di Piero Sansonetti, inviato dell’Unità, gli dedica un intero capitolo. «Voltagabbana ce ne sono tantissimi», spiega Sansonetti, da una vita nel «partito dei lavoratori», da una vita «nel giornale fondato da Gramsci». «Ma il dramma non è questo».

Leggi tutto »

[csf ::: 00:00] [Commenti]
Share
  
Simona Ercolani - (letta 19.498 volte)

Simona Ercolani, autrice e conduttrice televisiva (Sfide), moglie di Fabrizio Rondolino, giornalista, ex portavoce di D’Alema. Furono polemiche quando intervistò Bettino Craxi latitante. Categoria leccapiedi. Furono polemiche quando suo marito cominciò a lavorare per Mediaset. Categoria voltagabbana. Simona, da dove cominciamo?
«Cominciamo da Fabrizio».
Tuo marito.
«Mio ex marito. Ci siamo separati».
Questa è una notizia. Perché vi lasciate?
«Perché la vita in due è dura».
Dicono che ti ha raccomandato per farti lavorare in Rai.
«Io non mi facevo pagare i libri dai miei genitori quando avevo sedici anni perché volevo essere indipendente. E adesso, a trentotto, sarei una raccomandata di Rondolino? Ma non scherziamo!».
Non ha mai fatto niente per aiutarti? Ma che marito era?

Leggi tutto »

[csf ::: 00:00] [Commenti]
Share
  
Cerca
Protagonisti